Giovedì 25 Aprile 2024

Civitavecchia antiche terme oltre il porto

Per il parco archeologico a nord della città chiederà il riconoscimento di patrimonio dell’umanità Unesco

Civitavecchia

Civitavecchia

Civitavecchia e il mare, la vita della città. Chi arriva in nave, e sono due milioni e mezzo i crocieristi che ogni anno sbarcano in città – secondo le stime il numero più alto in Europa, dopo Barcellona, per il porto voluto dall’imperatore Traiano – si trova davanti la Fortezza Giulia, chiamata dagli abitanti Forte Michelangelo, con i suoi quattro torrioni.

La costruzione cinquecentesca, commissionata da papa Giulio II e realizzata da Bramante su progetto, secondo la tradizione, di Buonarroti – anche se su questo punto oggi alcuni studiosi si mostrano scettici – nacque per difendere i traffici commerciali. La sua mole domina non solo lo scalo, nella parte più antica e interna c’è la darsena romana, ma anche la Marina, tratto di lungomare che passa accanto a viale Garibaldi e alla terrazza del Pirgo, isolotto da cui si ha una splendida veduta del litorale. La zona, ricca di locali, fa spesso da sfondo a diverse fiction televisive. Proseguendo la camminata in direzione sud, si arriva a Borgo Odescalchi, luogo caro a Guglielmo Marconi che soggiornò in una villa a picco sul mare dove nacque la figlia Maria Elettra, battezzata nella dimora dall’allora cardinale Eugenio Pacelli, il futuro Pio XII. Il porto di Civitavecchia, a poca distanza da Roma, rappresentava lo scalo ideale per lo yacht laboratorio ‘Elettra’ e il 20 maggio del 1931 allo scienziato bolognese fu conferita la cittadinanza onoraria di Civitavecchia.

Il cuore del centro storico batte in piazza Leandra, dove si trova l’antica chiesa della Stella, e tutt’intorno si espande il borgo medievale, ricco di edifici storici. A quattro chilometri a nord della città, ecco il parco archeologico delle Terme Taurine, che presto sarà candidato ufficialmente dal Comune per essere riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. E a poche centinaia di metri c’è il sito termale della Ficoncella, all’aperto, conosciuto già in epoca romana, dove sgorgano acque calde dalle numerose proprietà benefiche. Sotto i riflettori il Progetto Acheloo, che comprende scavi archeologici e indagini geognostiche, ossia ‘letturÈ non invasive del sottosuolo, a cui lavorano Massimiliano David e Francesca Romana Stasolla, rispettivamente dell’università di Bologna e de ‘La Sapienza’ di Roma. «Prima della fondazione del porto commerciale di Centumcellae – precisa David, direttore scientifico della ricerca – per iniziativa di Traiano, la zona di Civitavecchia era segnata dalla presenza di una città che Plinio il Vecchio cita con il nome di Aquae Tauri. I nostri scavi, a cui stanno partecipando una quarantina di studenti dell’Alma Mater, hanno condotto alla scoperta, nell’area della Ficoncella, di un santuario tardo repubblicano».

 

LA MADONNINA DA MEDJUGORiE Lungo la costa, verso nord, in località Pantano-Sant’Agostino nel santuario Madonnina delle lacrime, è esposta alla venerazione dei fedeli la statuina della Madonna, proveniente da Medjugorie, che nel 1995 fu al centro del fenomeno delle lacrime di sangue.