Mercoledì 24 Aprile 2024

Pietra di Bismantova, impressionò Dante e finì in Purgatorio

Pietra di Bismantova

Pietra di Bismantova

Dante la vide nel 1306. E ne rimase talmente impressionato da citarla nel IV Canto del Purgatorio per descriverne l’asprezza della salita, rifacendosi all’immagine delle sue pareti verticali. Sette secoli dopo, la Pietra di Bismantova non ha smesso di stupire. Come una colossale zattera di roccia, emerge dalle colline nei pressi di Castelnovo de’ Monti, sull’Appennino reggiano, formando un altopiano di 12 ettari che culmina a 1041 metri di quota. Rispetto ai tempi di Dante, però, gli uomini oggi hanno imparato a non farsi troppo intimorire dalla verticalità e a sfruttarla come terreno di gioco. La Pietra è diventata un paradiso dell’arrampicata sportiva, con vie di ogni difficoltà. Sulle sue pareti sono state allestite anche due ferrate molto apprezzate dagli appassionati. La via normale di salita è comunque accessibile per i semplici escursionisti e la rete di sentieri attorno alla montagna permette di apprezzarne il caratteristico profilo da tutti i punti di vista.