Giovedì 2 Maggio 2024

Ucraina, i droni marittimi Magura V5: gli squali del Mar Nero. Il comandante Callsign 13: “Sono la chiave per la vittoria”

L’arma micidiale, spina nel fianco della Flotta Russa in Crimea, in un video del comandante del Gruppo 13 dell’intelligence ucraina, che ne coordina gli attacchi alle navi russe

Roma, 22 aprile 2024 - Annunciato nel 2022 e presentato nel 2023, il Magura V5 è il drone marittimo incubo della Flotta russa nel Mar Nero. Una mina vagante che può navigare per più di 800 chilometri e affondare anche le corazzate russe. Callsign 13, comandante del Gruppo 13, un'unità di intelligence della difesa ucraina, mostra in un video il drone marittimo in azione in una località sconosciuta dell’Ucraina. 

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Può colpire in alto mare

Il Magura V, proprio per la sua autonomia, a differenza di altri droni navali di produzione ucraina tipo il Sea Baby, può attaccare le imbarcazioni nemiche non solo in porto ma anche in movimento in alto mare. E' stato studiato per poter svolgere diverse missioni dalla semplice sorveglianza alle missioni di combattimento. La sua vittima più famosa è la corvetta russa Ivanovets centrata nel Mar Nero.

Raggio d’azione e velocità, guida autonoma o da remoto

Lanciato fino a 78 chilometri orari, in grado di trasportare fino a 320 chili di esplosivo, il Magura V può navigare in maniera autonoma grazie al computer e i sensori di bordo, o può essere pilotato da remoto grazie a una una rete wireless mesh o sistemi di comunicazione satellitare e dei sistemi video a bordo che consentono all'operatore la guida anche a vista.

Le caratteristiche tecniche

Il drone marittimo ucraino è lungo 5,5 metri, largo 1,5 metri. Può sostenere una velocità di crociera di 22 nodi (41 km/h), con la massima a 42 nodi (78 km/h). Il suo raggio d'azione è di 450 miglia nautiche (833 km), con una capacità di carico di 320 kg. Il Magura V è provvisto di due antenne Starlink per la rete satellitare di Musk e un'antenna Kymeta per la rete cellulare, utilizzabile quando si trova a meno di 40 km dalla costa.

Un killer di navi russe

Da quando è stato messo in acqua per le navi militari di Mosca è stato un problema. La prima volta che è stato utilizzato era il 29 ottobre 2023 e ha subito fatto centro colpendo la Admiral Makarov (assieme al dragamine Ivan Golubets), appena promossa pochi mesi prima nave ammiraglia della Flotta del Mar Nero a seguito dell'affondamento della famosa Moskva, la corazzata dell'Isola dei Conigli per intenderci. Poi è toccato a due imbarcazioni da sbarco, una della classe Serna e una della classe Ondatra, distrutte nel 2023 in Crimea. Quindi la missione del GUR, il servizio segreto militare ucraino che grazie ai droni marittimi fatti in patria ha colpito la corvetta russa Ivanovets, primo febbraio 2024. Lo stesso Kyrylo Budanov, capo degli 007, ammise che i Magura avevano affondato la nave militare russa. Nello stesso mese finì in fondo al mare la nave da sbarco russa Cezar' Kunikov vicino ad Alupka, sempre in Crimea. All'inizio di marzo è toccato al pattugliatore Sergej Kotov, raggiunto nei pressi dello stretto di Kerch. Sempre che la Kommuna, la nave russa da soccorso colpita ieri nel porto di Sebastopoli, sia realmente vittima di un missile anti nave R-360 Neptune, o altrimenti il Magura dovrebbe essere primo indiziato.

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