Mercoledì 24 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, nuove strategie in battaglia: "Kiev inganna gli invasori. E li batte"

L’analista Batacchi e l’attacco a sorpresa su Kharkiv: "Mosca in ritardo su tecnologia e dottrina militare"

Guerra in Ucraina, nella mappa l'avanzata di Kiev

Guerra in Ucraina, nella mappa l'avanzata di Kiev

Piero Batacchi, ’Rivista italiana difesa’, gli ucraini avevano annunciato l’offensiva su Kherson, poi avvenuta, ma soprattutto hanno attaccato a sorpresa ad est di Kharkiv, sfondando le linee: ha ragione lo stratega cinese Sun Tzu, la guerra si basa sull’inganno?

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"L’inganno è una delle componenti della guerra, ma non basta l’inganno per vincere la guerra se poi non hai le risorse, l’addestramento e la dottrina. Questa è una guerra moderna che i russi hanno difficoltà a condurre in termini moderni. La loro dottrina militare in questi vent’anni non si è evoluta e i risultati si vedono. I russi hanno un gap in termini di ricognizione, intelligence e sorveglianza, gli ucraini invece hanno accesso a tecnologie occidentali, hanno beneficiato nel supporto a livello di pianificazione e addestramento e dell’apporto informativo occidentale in termini di satelliti, aerei spia, velivoli da ricognizione che gli garantiscono un flusso di informazioni continuo. Visto questo gap, gli ucraini lo hanno sfruttato, identificando una zona del fronte poco difesa e lì hanno colpito in profondità".

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Un’azione a sorpresa come nella Seconda guerra mondiale lo sbarco alleato in Sicilia invece che in Grecia o nel sud della Francia?

"In un certo senso. L’intelligence serve a penetrare la nebbia della guerra e ad attuare piani operativi che sorprendano l’avversario, sfruttandone le debolezze. I russi hanno problemi di sorveglianza anche del campo di battaglia, ad esempio mancano di droni evoluti. Non hanno la capacità di vedere gli spostamenti delle truppe nemiche. E nonostante alcuni dei loro blogger avessero da tempo avanzato l’ipotesi di un attacco ucraino tra Izyum e Kupiansk, non avevano consapevolezza di quello che Kiev stava preparando".

Quindi la tecnologia informativa favorisce l’inganno di guerra?

"Proprio così. Vedi prima, colpisci prima, colpisci meglio. A questo si aggiunge il fatto che, va detto, le forniture americane non sono solo quelle ufficiali, ad esempio i lanciarazzi Himars, sistemi che consentono di colpire puntualmente in profondità ostacolando la logistica, sono ben di più dei 16 comunicati ufficialmente. E il risultato è la disfatta a Kharkiv".

Nel futuro dobbiamo attenderci altre sorprese ucraine, tipo un attacco tra Mariupol e Melitopol, nel sud?

"Si parla di un possibile attacco nella regione di Zaporizhzhia, con direttrice appunto Mariupol. Ma io credo che al momento gli ucraini punteranno a consolidare i guadagni territoriali appena fatti".

Prevede una guerra ancora lunga?

"Dobbiamo ragionevolmente attenderci che la guerra proseguirà nell’inverno. Ma chissà. L’impatto sui russi dell’azione a Kharkiv è stato importante. Gli ucraini hanno superiorità tecnologica, informativa e numerica e hanno indebolito i russi nei due settori sinora vincenti: artiglieria e aviazione. E così se nelle prossime due settimane ci fosse un nuovo attacco a sorpresa ucraino e un crollo russo, io non mi stupirei".

E il convitato di pietra dell’arma nucleare tattica?

"Se il fronte russo dovesse collassare, non si può escludere. La soglia russa potrebbe essere l’ingresso degli ucraini in Crimea, o nelle aree occupate pre invasione nel Donbass".