Ucraina, Putin: "Controffensiva di Kiev? Non c'è fretta". Kadyrov chiama i russi alle armi

Putin: "Vogliamo fine conflitto, ma Kiev non negozia". L'Onu indagherà sulla fossa comune a Izyum. Gruppo Wagner recluta detenuti russi. Attentato: ucciso il procuratore e il vice sindaco di Lugansk

Roma, 16 settembre 2022 - Le difficoltà di Mosca davanti la controffensiva ucraina hanno spinto Ramzan Kadyrov a chiamare alle armi i cittadini russi, invitando ogni regione a fornire un battaglione di "almeno 1.000 volontari". L'avanzata delle truppe di Kiev sta mettendo a dura prova l'esercito russo, così il leader ceceno si è proposto reclutatore di Putin. Intanto lo zar, riportato dalla Tass, ha sostanzialmente negato la ritirata dei suoi, e ha affermato: "Le nostre operazioni offensive nel Donbass non si fermano, avanzano a ritmo rallentato", e ha aggiunto: "Stiamo combattendo solo con una parte dell'esercito russo". Putin ha accusato Kiev di aver tentato di colpire le centrali nucleari russe, e ha minacciato gravi ritorsioni. Il leader del Cremlino ha quindi assicurato che l'operazione militare speciale in Ucraina "non subirà correzioni", e che Mosca "non ha fretta" di raggiungere i suoi obiettivi, cioè  la "liberazione del Donbass".

Prosegue la controffensiva ucraina (Ansa)
Prosegue la controffensiva ucraina (Ansa)

Sul campo di battaglia, dopo una serie di attacchi ad alcune città occupate da forze filorusse, sono stati uccisi il procuratore generale dell'autoproclamata repubblica di Lugansk e il vice sindaco di Berdyansk. Fonti russe accusano Kiev, definendo l'Ucraina "uno Stato terrorista". Potenti esplosioni stamattina anche su Kherson: razzi Himars statunitensi avrebbero colpito la sede dell'amministrazione filorussa. Ieri sera il presidente Volodymyr Zelensky ha fatto sapere su Telegram che, dopo Bucha e Mariupol, anche a Izyum avevano scoperto una fossa comune con circa 440 corpi. L'Onu manderà una squadra di esperti per indagare. Secondo quanto riferiscono i pubblici ministeri ucraini, alcuni corpi, la maggior parte civili, portano segni di tortura. Gli Usa hanno annunciato un nuovo invio di armi da 600 milioni di dollari, mentre la Russia starebbe valutando la possibilità di mandare detenuti sul fronte ucraino.

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Sommario

La chiamata alle armi di Kadyrov

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha chiesto la creazione di un battaglione di almeno mille volontari ad ogni regione: "La Russia è uno Stato federale in cui ogni regione può assumere iniziative e una di queste dovrebbe essere l'auto-mobilitazione", su Telegram il braccio destro di Putin ha scritto: "Non c'è bisogno di attendere che il Cremlino dichiari la legge marziale o la fine dell'operazione speciale in Ucraina, ogni leader regionale è in grado di addestrare e assumere almeno un migliaio di volontari. Potremmo avere un esercito di 85mila uomini". E dalle regioni russe sono subito giunte adesioni come dal capo della Crimea, Serghei Aksyonov:  "Tutte le regioni stanno lavorando in questa direzione. La Crimea ha già schierato più di 1.200 volontari e sta addestrando 2 battaglioni". Anche Roman Starovoit, governatore di Kursk, ha affermato di aver inviato finora più di 800 volontari e diverse unità militari. 

Putin: "La Russia non ha fretta"

La Russia "non ha fretta" di raggiungere i suoi obiettivi in Ucraina, cioè la liberazione del Donbass. E nonostante l'esercito russo sembri in difficoltà davanti alla controffensiva ucraina, Putin ha negato: "Le nostre operazioni offensive nel Donbass non si fermano, avanzano a ritmo rallentato". Quindi il piano per l'operazione militare speciale "non subirà correzioni". Secondo il capo del Cremlino: "Le autorità di Kiev hanno annunciato di aver iniziato e che stanno conducendo un'operazione controffensiva attiva. Bene, vediamo come va, come finisce". Lo zar non è preoccupato e sottolinea: "Attiro la vostra attenzione sul fatto che non stiamo combattendo con un esercito completo, stiamo combattendo solo con una parte dell'esercito russo, solo con un'unità a contratto". Il presidente russo ha poi accusato l'Ucraina di aver progettato, senza riuscire, "attacchi terroristici a centrali nucleari russe", quindi ha garantito che Mosca "farà tutto per prevenire" tali azioni. E di non volere la pace, vista la decisione delle autorità di Kiev di abbandonare tutti gli accordi con la Russia e cercare la vittoria sul campo di battaglia. Infine l'accusa all'Occiddente che per decenni ha coltivato l'idea di un collasso della Russia, e proprio per questo motivo Mosca ha lanciato l'operazione militare speciale in Ucraina: per impedire che venisse creata una enclave "da usare per fare vacillare" la stessa Russia.  

Usa, armi da 600 milioni di dollari

La Casa Bianca annuncia un nuovo pacchetto di aiuti militari da 600 milioni di dollari per l'Ucraina. Un comunicato stampa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti afferma che l'assistenza include munizioni aggiuntive per i sistemi a razzo Himars, 1.000 proiettili di artiglieria da 155 mm a guida di precisione, 36.000 proiettili da 105 mm e quattro radar di contro-artiglieria. "Insieme ai nostri alleati e partner, stiamo fornendo le armi e l'equipaggiamento che le forze ucraine stanno utilizzando in modo così efficace mentre continuano la loro controffensiva di successo contro l'invasione della Russia", ha affermato il segretario di Stato Antony Blinken in una nota.

Mancano dal pacchetto i sistemi missilistici a lungo raggio chiesti da Kiev e anche da una parte del Congresso. Lo riferiscono fonti dell'amministrazione alla Cnn. I sistemi Atacsm hanno una portata fino a 300 chilometri e Washington continua a ritenere che l'invio di questi sistemi comporterebbe il rischio di un'escalation, perché potrebbero essere usati per sparare in territorio russo. Attualmente, la portata massima delle armi fornite dagli Stati Uniti all'Ucraina è di circa 78 km.

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Intelligence Gb: "Campagna di reclutamento di detenuti russi"

La società militare privata russa legata al Cremlino, Wagner Group, sta conducendo una campagna di reclutamento di detenuti russi da impiegare in Ucraina almeno da luglio. Ai detenuti è stata offerta la commutazione della pena e incentivi in denaro - nonostante non sia permesso dalle leggi russe. Lo riporta nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione in Ucraina l'intelligence del Ministero della Difesa britannico. Un video pubblicato di recente - riferisce l'intelligence - mostra molto probabilmente il proprietario di Wagner, Yevgeny Prigozhin, che fa una proposta di reclutamento ai prigionieri, sottolineando che cerca solo "combattenti per le unità d'assalto". Secondo quanto riferito dalla Bbc, Prigozhin ha pubblicato un comunicato sui social dopo che il video era diventato virale, in cui ha detto che "se fossi io in carcere sognerei di entrare nel gruppo Wagner per poter scontare il mio debito verso la Madre Patria". "Potete scegliere - ha aggiunto - o mandiamo mercenari e detenuti sul fronte, o i vostri figli". Tuttavia, non ha fatto nessun riferimento esplicito al video. 

In un tweet il Ministero britannico sottolinea anche: "Le accademie militari russe stanno accorciando i corsi di formazione e anticipando le date di laurea dei cadetti. Quasi certamente i cadetti potranno essere schierati a sostegno dell'operazione in Ucraina. L'impatto della sfida russa in termini di personale è diventato sempre più grave". 

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Onu: "Team per indagare su fossa comune"

L'Onu ha intenzione di mandare una squadra di esperti a Izyum, città appena riconquistata dalle forze filorusse, per indagare sulle fosse comuni trovate ieri. "I nostri colleghi della Missione di monitoraggio dei diritti umani in Ucraina intendono condurre una visita di monitoraggio sul posto per determinare le circostanze della morte di queste persone", ha detto la portavoce dell'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Elizabeth Throssell. Intanto pubblici ministeri, agenti di polizia e giornalisti si stanno dirigendo verso la città per verificare le notizie. 

Un responsabile di polizia della regione di Kharkiv, Serhi Bolvinov, ha detto a Sky News che dei circa 440 corpi trovati a Izyum, "alcuni sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco, altri sono morti a causa del fuoco dell'artiglieria. Altri sono morti a causa degli attacchi aerei". "Molti corpi non sono stati ancora identificati", ha aggiunto. In ogni caso, secondo una dichiarazione del capo della polizia ucraina, Ihor Klymenko, "secondo una stima provvisoria si tratta di civili". "Sebbene sappiamo che nella zona erano attivi militari, finora non ne abbiamo trovati'', ha aggiunto.

Alcuni dei cadaveri riesumati portano il segno della tortura, affermano i pubblici ministeri ucraini. Alcuni hanno le mani legate dietro la schiena, mentre altri hanno delle corde intorno al collo. Secondo il vice ministro degli Interni ucraino Yevhen Yenin, alcuni dei corpi mostrano tracce di morte violenta e anche torture. Tra le altre cose, ad alcune persone sarebbero state tagliate le orecchie, secondo Yenin, che ha parlato alla radio NV Ucraina. Un giornalista dell'AFP sul posto conferma che almeno uno dei corpi ha le mani legate, tuttavia non è chiaro se la vittima indossasse abiti civili o un'uniforme.

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Germania, governo controllerà l'attività del colosso russo Rosneft

Le autorità di Berlino hanno annunciato che prenderanno il controllo delle attività del gigante petrolifero russo Rosneft in Germania. E' quanto si legge in una nota diffusa dal ministero dell'Economia tedesco, spiegando che la Rosneft Deutschland GmbH verrà messa sotto amministrazione fiduciaria. ''Rosneft Germany rappresenta circa il 12% della capacità di lavorazione del petrolio della Germania, il che la rende una delle più grandi società di lavorazione del petrolio in Germania'', si legge nel comunicato.  ''La prosecuzione delle attività commerciali delle raffinerie interessate era in pericolo a causa della proprietà delle società. I fornitori di servizi critici centrali come fornitori, compagnie assicurative, società IT e banche, ma anche clienti, non erano più disposti a lavorare con Rosneft'', prosegue il testo. La mossa  rappresenta ''un passo ulteriore a tutela della nostra sicurezza energetica'', lo ha dichiarato il sottosegretario Jorg Kukies su Twitter affermando che ''sosterremo la trasformazione delle sedi di raffineria interessate''.

Missili sull'amministrazione filorussa di Kherson 

Sono state segnalate potenti esplosioni a Kherson, città occupata dai russi nell'Ucraina meridionale: secondo l'emittente pubblica ucraina Suspilne "un denso fumo si alza in centro dall'edificio amministrativo tenuto da funzionari indicati dalla Federazione". L'esplosione "potrebbe essere avvenuta nella stanza in cui si trovano gli uffici del vice governatore filorusso a Kherson, Kirill Stremousov", secondo quanto riferiscono i media ucraini. Fonti russe riportano che il capo del dipartimento del lavoro e delle politiche sociali Alla Barkhatnova è rimasta ferita, mentre il suo autista è morto a seguito dell'attacco, che sarebbe avvenuto con razzi Himars (inclusi anche nel prossimo pacchetto di aiuti americani). 

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Uccisi procuratore e la sua vice a Lugansk

Il procuratore generale dell'autoproclamata repubblica di Lugansk, Serghei Gorenko, è stato ucciso oggi quando una bomba è esplosa nel suo ufficio. Lo riferisce l'agenzia russa Interfax. Secondo fonti russe è morta anche la sua vice, Eketarina Steglenko. Leonid Psechnik, capo dell'autoproclamata repubblica ha accusato Kiev di avere organizzato l'attentato dinamitardo: "prova che l'Ucraina, sotto la guida dell'attuale leadership, è uno Stato terrorista", scrive sul suo canale Telegram.

Invece a Berdyansk, nell'oblast di Zaporizhzhia, è stato ucciso il vice capo dell'amministrazione comunale per l'edilizia abitativa e i servizi comunali Oleg Boyko e sua moglie Lyudmila, che guidava la commissione elettorale territoriale della città per il referendum per annessione voluto dalla Russia. Lo riporta l'agenzia russa Ria Novosti. Secondo una fonte nell'amministrazione locale, i due sono stati colpiti con una pistola Makarov intorno a mezzogiorno. Le indagini sono in corso.

India preoccupata: "Non è tempo di guerra"

Il premier indiano Narendra Modi ha detto al presidente russo Vladimir Putin che "ora non è tempo di guerra", mentre gli approvvigionamenti alimentari, dei fertilizzanti e la sicurezza energetica sono le principali preoccupazioni del mondo. "So che l'era di oggi non è un'era di guerra, e te ne ho parlato al telefono", ha detto Modi a Putin nel loro colloquio a margine del vertice Sco a Samarcanda. Come già nel colloquio col collega cinese, Xi Jinping, il presidente russo, Vladimir Putin, ha riconosciuto le "preoccupazioni" dell'India: "Conosco la tua posizione sul conflitto in Ucraina, le tue preoccupazioni che esprimi costantemente. Faremo di tutto per garantire che finisca il prima possibile. Sfortunatamente, la leadership dell'Ucraina ha annunciato il suo rifiuto di negoziare e ha annunciato che vuole raggiungere i suoi obiettivi con mezzi militari, come si suol dire, sul campo di battaglia", ha detto Putin, assicurando Modi di tenerlo "informato su quanto accade lì".