Mercoledì 24 Aprile 2024

Trump deferito per assalto Capitol Hill, incriminazione non scontata. Cosa può succedere

Per la precisione, la commissione d'inchiesta della Camera Usa ha votato per l'incriminazione dell'ex presidente americano, reo di quattro reati

New York, 19 dicembre 2022 -  Una commissione parlamentare ha deferito un ex presidente al ministero della giustizia, per reati gravissimi: è una mossa senza precedenti nella storia americana. Per la precisione, la commissione d'inchiesta della Camera Usa ha votato all'unanimità la "raccomandazione" al dipartimento Giustizia perché vengano incriminate Donald Trump e altre persone a lui vicine, di una serie di reati federali, tutti legati all'obiettivo di sovvertire il risultato del voto delle presidenziali del 2020.

Questa è l'approvazione all'unanimità della relazione finale dell'inchiesta che andava avanti da un anno e mezzo, cioè da poco dopo l'assalto al Campidoglio di Capitol Hill, il 6 gennaio 2021. È stato deciso di sottoporre al giudizio della giustizia Donald Trump per almeno quattro reati: aver assistito o aiutato un'insurrezione, aver ostruito il Congresso nella certificazione della vittoria di Joe Biden, aver cospirato per rendere false dichiarazioni (al governo federale) e per frodare gli Stati Uniti. Una mossa che mina la sua nuova corsa presidenziale. Insieme a lui, sono stati deferiti il suo ex avvocato John Eastman, uno degli 'architetti' del tentativo di ribaltare il voto, ed altri stretti alleati del tycoon: quattro parlamentari repubblicani (Kevin McCarthy, speaker in pectore della Camera, Jim Jordan, Scott Perry e Andy Biggs) saranno inoltre deferiti alla commissione etica della Camera per non aver ottemperato alle citazioni.

Donald Trump mostrato sullo schermo durante la riunione del comitato per l'indagine
Donald Trump mostrato sullo schermo durante la riunione del comitato per l'indagine

I prossimi passi

Dunque, l'ultima udienza pubblica si è conclusa e adesso cosa succederà? Tutto il lavoro di indagine e le registrazioni delle oltre mille testimonianze verranno inviate al dipartimento per l'analisi finale, ma non è scontato che Trump e gli altri possano essere davvero incriminati. Il deferimento non obbliga il dipartimento di giustizia ad intraprendere alcuna azione. Tuttavia manda un segnale potente sulle responsabilità di Trump nell'assalto al Campidoglio.

Lo 'special counsel', il consigliere speciale o super procuratore Jack Smith, nominato dal dipartimento Giustizia per riunire tutte le inchieste che riguardano Trump, potrebbe considerare un'incriminazione, ma non è una tappa obbligata. In più i Repubblicani hanno già annunciato che da gennaio, quando si riunirà la nuova Camera in cui la maggioranza è passata ai conservatori, avvieranno un'indagine per "screditare" i membri della commissione. Il democratico Adam Schiff ritiene che le conclusioni dei lavori non "portino un peso legale", ma ha detto di sperare che il dipartimento "prenda sul serio" le prove raccolte.

"Penso - ha spiegato - che il giorno in cui cominceremo ad accettare comportamenti illegali di presidenti o ex presidenti o persone di potere quello sarà l'inizio della fine della nostra democrazia".

In ogni caso il dipartimento ha già i fari puntati su Trump in un'indagine penale sulla stessa vicenda, come pure in quella del sequestro di documenti classificati nella sua residenza di Mar-a-Lago. Ad aggravare la situazione del tycoon potrebbe essere martedì la commissione fiscale della Camera, se decidesse di rendere pubbliche le sue dichiarazioni dei redditi di ben otto anni dopo essere riuscita ad acquisirle.