Traghetto in fiamme, trovato un morto sulla Grimaldi. Superstite: "Sentivo altre voci"

Recuperata la prima vittima. Uno dei dispersi in salvo dopo 52 ore. Forse ci sono altri superstiti. L'incendio non è ancora spento del tutto. Camionista italiano: "Ero convinto di morire". Grimaldi: "Nessun overbooking a bordo"

Corfù, 20 febbraio 2022 - Confermata la prima vittima a bordo del traghetto Grimaldi Lines che si è incendiato nella notte tra giovedì e venerdì al largo Corfù, nella rotta tra la Grecia e Brindisi. Le notizie sono ancora frammentarie, ma si sa che una persona è stata trovata morta sulla nave, carbonizzata all'interno di un camion. Lo riferiscono i vigili del fuoco sul posto. Si tratta di un camionista greco di 58 anni. I dispersi al momento sarebbero 10: stamane erano 12, uno di loro è stato recuperato vivo. E potrebbe non essere l'unico.  Il superstite è stato avvistato a poppa della nave Euroferry Olympia, dove il rogo non è ancora del tutto spento. Si tratta di un cittadino lituano. Lo conferma la tv greca Skai che mostra una foto del sopravvissuto mentre scende dalle scalette della nave per raggiungere i soccorritori.

Sopravvissuti e dispersi  

"Per fortuna sono vivo" sono le prime parole pronunciate dall'uomo, rimasto a bordo per oltre due giorni durante e dopo l'incendio. Sembra in buona salute: sarà sottoposto a controlli in ospedale.

L'uomo avrebbe anche detto ai soccorritori di aver sentito voci sul traghetto. C'è la speranza dunque di trovare altre persone vive, nonostante il fumo e le temperature roventi per le fiamme partite dal garage e mai completamente domate. 

Nelle ore successive all'incendio erano state salvate 278 persone, tra cui una ventina di italiani. Oggi un'altra nave della Grimaldi Lines, Florencia, ne ha trasferite 48 a Brindisi. In base alla lista passeggeri, ora quelli che mancano all'appello sarebbero 10. Tutti camionisti, come il lituano salvato oggi. Probabilmente dormivano nei loro mezzi quando è divampato il rogo, per cause ancora sconosciute. 

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Rischio sversamento 

Intanto il ministro italiano per la transizione ecologica Roberto Cingolani rassicura sul probabile sversamento di materiale inquinante in mare. A bordo c'erano 800 metri cubi carburante e 23 tonnellate merci pericolose. "Sono in contatto con il capo del RAM, al momento lo scafo non dà evidenza di fratture che possano far pensare a uno sversamento. La priorità va data alla ricerca dei dispersi. L'incendio sta per essere domato, quindi prima arriva in rada la nave, prima si mette tutto in sicurezza. 

La testimonianza di un italiano

Un autotrasportatore italiano, Vittorio Padrevino, ha raccontato ai giornalisti in attesa che non credeva di farcela: "Ho mandato un sms di addio a mia moglie. Ero convintissimo che la morte ci prendeva tutti. Ci hanno chiamato ci hanno diviso in due gruppi e poi c'è stato l'abbandono nave. Ho pensato di morire, la morte l'abbiamo vista". "L'organizzazione è stata stupenda, sono stati bravissimi, ragazzi giovani molto in gamba", ha aggiunto, "non vedo l'ora di tornare a casa. Noi italiani ci siamo ritrovati e dati forza".

"Nessun overbooking"

Nel frattempo, il Gruppo Grimaldi ha diffuso una nota in cui nega con fermezza la possibilità di overbooking sul traghetto. "Il sistema di prenotazione elettronica per merci e passeggeri del Gruppo Grimaldi non consente alcun overbooking; nel caso particolare dei passeggeri, solo il 42% della capacità era occupata nel viaggio dell'Euroferry Olympia", chiarisce Grimaldi replicando alle "accuse del Sindacato greco degli autotrasportatori professionisti (Seofae)". E precisa: "In termini di sistemazione dei passeggeri, le 77 cabine (pari a 308 posti letto) e le 409 poltrone reclinabili della nave potevano ospitare senza alcun problema e comodamente i 239 passeggeri (di cui 159 autisti) che viaggiavano a bordo (per un viaggio di 9 ore e non 25 ore)".

Quindi chiarisce che "secondo le normative internazionali (tra cui la Convenzione SOLAS) ai passeggeri è assolutamente vietato l'accesso ai ponti garage mentre la nave è in navigazione". Una regola di sicurezza "rigorosamente applicata a bordo delle navi del Gruppo Grimaldi". Inoltre, per garantire che tale regola sia rispettata da tutti i passeggeri a bordo, "in particolare dai conducenti di camion, l'evacuazione dell'area di carico viene controllata prima della partenza e squadre composte da membri dell'equipaggio pattugliano regolarmente i ponti garage durante la navigazione".