Giovedì 2 Maggio 2024

Titanic: nuova spedizione dopo il Titan. La radio di Marconi tra gli obiettivi, ma è battaglia legale

Il governo degli Stati Uniti si oppone alla missione di RMS Titanic Inc., la società della Georgia che detiene i diritti di proprietà e di recupero sul relitto

Anche Guglielmo Marconi avrebbe dovuto imbarcarsi sul Titanic

Anche Guglielmo Marconi avrebbe dovuto imbarcarsi sul Titanic

Roma, 30 agosto 2023 - Si prepara una nuova spedizione al relitto del Titanic. A poco più di due mesi dalla tragedia del Titan, il sommergibile esploso con a bordo un gruppo di turisti in visita al relitto più famoso al mondo, immerso a 3.800 metri nelle acque gelide dell’oceano Atlantico, si torna a parlare di una nuova missione.

Approfondisci:

OceanGate Expeditions e quei biglietti (stellari) per il Titanic. “Ma non portiamo turisti”

OceanGate Expeditions e quei biglietti (stellari) per il Titanic. “Ma non portiamo turisti”

La RMS Titanic Inc., la società della Georgia che detiene i diritti di proprietà e di recupero sul relitto, ha infatti programmato di tornare negli abissi marini nel maggio del 2024.

Questa volta però il governo federale degli Stati Uniti si è opposto e la battaglia legale è finita in un tribunale della Virginia.

Secondo quanto riferiscono diversi media americani, gli appigli sono una legge federale e un accordo internazionale con il Regno Unito in virtù dei quali il relitto del Titanic è considerato come un cimitero consacrato per le oltre 1.500 persone che perirono nel 1912.

L’amministrazione federale teme che un tentativo di entrare nel relitto possa rappresentare un rischio per eventuali resti umani e per i reperti. Da parte sua la Rmst sostiene che intende solo scattare foto dell’intero relitto, compresa una parte dell’interno dove si è aperta una crepa che può consentire ad un mezzo operato a distanza di penetrare senza interferire con l’attuale struttura.

La società intende recuperare oggetti, tra cui quelli all’interno della sala Marconi, dove si trova la radio che ha tramesso il segnale di emergenza dopo la collisione con l’iceberg. Per tale operazione non cerca un nuovo permesso sostenendo che i diritti sul recupero furono concessi circa 30 anni fa