Lunedì 29 Aprile 2024

Usa, strage in chiesa afroamericana. Catturato il killer: ha 21 anni, ecco chi è. Arma dono di papà. Obama: solo qui

L'arrestato è Dylann Storm Roof, 21 anni, di Lexington, in South Carolina. Tra le vittime il pastore e senatore democratico Clementa C. Pinckney. La polizia: "Un crimine dell'odio razziale"

Usa, la cattura di Dylann Roof (LaPresse)

Usa, la cattura di Dylann Roof (LaPresse)

Charleston, 18 giugno 2015  -  Catturato il killer della strage in una chiesa afroamericana a Charleston, nel South Carolina. Nove le persone uccise da un ragazzo armato che è entrato e ha fatto fuoco all'impazzata.  Poi si è dato alla fuga. E' stato preso dopo ore di caccia all'uomo. Si tratta di Dylann Roof, 21 anni, di Lexington, in South Carolina. E stato preso in North Carolina. "Otto persone sono morte nella chiesa. Altre due sono state trasportate in ospedale, dove una delle due è deceduta", ha spiegato ai giornalisti il capo della polizia Chief Gregory.Tra le vittime il pastore della chiesa Emmanuel African Methodist Episcopal Church, in cui è avvenuta la sparatoria, che è anche senatore democratico eletto nella carolina del Sud, Clementa C. Pinckney, 41 anni, padre di due figli.   

CHI E' IL KILLER E COME E' STATO CATTURATO - Durante la lunga caccia all'uomo la polizia ha innanzitutto diffuso una foto dell'autore della strage e di quella che sarebbe la sua automobile. L'immagine mostra un giovane con i capelli castano chiaro, una felpa grigia a maniche lunghe, pantaloni neri e scarpe marroni.   Solo dopo alcune ore l'Fbi ha comunicato di aver identificato il killer: si tratta di Dylann  Roof, 21 anni, di Lexington, in South Carolina. Secondo alcune fonti, è stato segnalato all'Fbi da suo zio, che lo ha riconosciuto nelle prime foto riprese da una telecamera di sorveglianza e diffuse dalla polizia dopo la strage. Dopo altre ore la cattura. 

Roof - raccontano gli investigatori - è stato arrestato a un incrocio su una strada nella contea di Shelby. Quando lo hanno preso alla guida della sua auto, fermo davanti a un semaforo rosso, era armato. «Si tratta di un essere umano terrificante», ha detto il sindaco di Charleston, Joseph Riley.

Nella foto del profilo Facebook Roof indossa una giacca con le bandiere di Sudafrica e Rhodesia (l'attuale Zimbabwe) risalenti al periodo dell'apartheid, cioè quando i due Paesi africani erano governati dalle minoranze bianche.

ECCO I VOLTI DI DYLANN ROOF 

PISTOLA REGALATA DA PAPA' - Dylann Roof aveva ricevuto in regalo dal padre una pistola calibro 45 in occasione del suo recente 21esimo compleanno. Così riferisce la Cnn. Non è ancora chiaro se si tratti della stessa arma con cui ha effettuato la strage.

LE VITTIME - "Otto persone sono morte nella chiesa. Altre due sono state trasportate in ospedale, dove una delle due è deceduta", ha spiegato ai giornalisti il capo della polizia Chief Gregory. Tra le vittime il pastore della chiesa Emmanuel African Methodist Episcopal Church, in cui è avvenuta la sparatoria, Clementa Pinckney, 41 anni, padre di due figli, che è anche senatore democratico eletto nella carolina del Sud.

SCHEDA - LA MALEDIZIONE DELLA CHIESA DELLA STRAGE

POLIZIA: CRIMINE DELL'ODIO RAZZIALE - La sparatoria è stata "un crimine d'odio" razziale. Lo ha detto il capo della polizia Gregory Mullen. "Io e la mia famiglia preghiamo per le vittime della tragedia di questa notte", ha affermato il governatore dello Stato, la repubblicana Nikki Haley. "I nostri pensieri e le nostre preghiere sono per le persone e le famiglie colpite dai tragici eventi di Charleston", ha scritto sul suo profilo twitter il candidato repubblicano alle primarie per le presidenziali del 2016, Jeb Bush. "Notizia terribile da Charleston", ha twittato il candidato democratico Hillary Clinton. Anche l'amministrazione Obama ha aperto un'indagine per verificare se la strage nella chiesa di Charleston sia un crimine legato all'odio razziale.  L'azione è stata avviata dal Dipartimento alla giustizia e dall'Fbi. 

BIMBO 5 ANNI SCAMPA A STRAGE NASCONDENDOSI SOTTO PANCHINA - Un bimbo di 5 anni si è finto morto ed è così scampato alla strage nella Chiesa in South Carolina. La storia, citata dai media americani, è stata raccontata da familiari del bambino, riuniti in un hotel vicino alla chiesa dopo il massacro. Sentiti dalla polizia, hanno riferito che il giovane aggressore ha inizialmente preso parte alla funzione religiosa prima di alzarsi in piedi e aprire il fuoco. Il bimbo, che si trovava nella chiesa, si è finto morto ed è così riuscito a salvarsi.

DONNA RISPARMIATA DAL KILLER: "RACCONTA COSA E' SUCCESSO" - Il killer avrebbe risparmiato una donna dicendole che la lasciava andare affinchè raccontasse a tutti quanto accaduto.  

FERMATO FOTOGRAFO SCAMBIATO PER KILLER -  Un fotografo, identificato dai media americani come Austin Rich, è stato fermato a Charleston perché scambiato per l'autore della strage nella chiesa. L'uomo è stato subito rilasciato. Rich ha raccontato di essere stato bloccato nei pressi di un distributore di benzina, probabilmente perché vestito in modo simile all'assassino: maglietta grigia e pantaloni neri. 

OBAMA: TROPPO FACILE AVERE ARMI - "Proviamo rabbia, angoscia e tristezza". Così il presidente americano Barack Obama che ha aggiunto: "Dobbiamo essere chiari: questi fatti in altri Paesi avanzati non succedono". Il presidnete ha anche sottolineato: "Troppe volte ho dovuto commentare l'uccisione di innocenti perchè qualcuno non ha avuto problemi a procurarsi una pistola". 

CHARLESTON, GIA' TEATRO DI TENSIONI RAZZIALI - La Emmanuel African Methodist Episcopal Church, costruita ai primi dell'800 in stile gotico, è una delle più vaste congregazioni di afroamericani nella regione ed una delle più antiche del suo genere nel sud degli Stati Uniti, e per questo è iscritta nel registro nazionale dei luoghi storici. La zona di Charleston è stata di recente teatro di forti tensioni razziali dopo che un poliziotto bianco di nome Michael Slager è stato incriminato per sparato ad un nero, Walter Scott, uccidendolo mentre fuggiva, disarmato. L'intera scena è stata ripresa con un telefonino e postata in internet.