Sabato 20 Aprile 2024

Charleston, due secoli di tormenti per la chiesa 'ribelle'

Quella della chiesa episcopale metodista di Charleston è una storia tormentata.

Strage alla chiesa afroamericana di Charleston (Ansa)

Strage alla chiesa afroamericana di Charleston (Ansa)

Roma, 18 giugno 2015 - Data alle fiamme, messa fuori legge, distrutta da un terremoto ma sempre 'risorta' e ricostruita: è una storia tormentata quella della chiesa episcopale metodista Emanuel African di Charleston, una delle più vaste e antiche congregazioni di afroamericani nel sud degli Stati Uniti. Le origini affondano nel lontano 1816, quando - in seguito a una disputa sui terreni di sepoltura - i neri della chiesa episcopale metodista di Charleston decisero di staccarsi, sotto la guida del reverendo Morris Brown. La comunità all'epoca contava circa 1.400 fedeli ma i tempi erano difficili: il pastore Brown e altri ministri del culto, come riferisce la Cnn, vennero imprigionati per aver violato la legge che impediva agli schiavi e ai neri liberi di radunarsi senza supervisione. Nel 1822 la congregazione finì nel mirino della autorità: uno dei suoi fondatori, Denmark Vesey, aveva tentato di organizzare una rivolta di schiavi ma era stato scoperto. La polizia sospettò che i 'cospiratori' si riunissero nell'edificio di culto.

La chiesa, per ritorsione, fu data alle fiamme e ben 35 persone furono giustiziate, fra cui lo stesso Vesey. La congregazione ricostrui' l'edificio dove continuò a celebrare fino al 1834, quando tutte le chiese 'nere' furono messe fuori legge in South Carolina. Il divieto non impedì ai fedeli di riunirsi in segreto fino alla fine della guerra civile nel 1865, quando la comunità si riorganizzò formalmente e adotto' il nome di Emanuel, che significa 'Dio e' con noi'. Al tempo, l'edificio era una struttura di legno e, nel 1886, fu distrutto da un terremoto. Ancora una volta la congregazione ricostruì la sua chiesa che, negli anni '60, accolse molti leader delle battaglia contro l'apartheid, fra cui lo stesso Martin Luther King. "Dio e' nostro Padre, Cristo è il nostro Redentore, l'uomo è nostro Fratello" recita il motto della chiesa che oggi - con 2.500 posti e una suggestiva architettura in stile gotico - viene considerata una sorta di 'istituzione' a Charleston e, nel 1985, e' stata inserita nel Registro Nazionale dei Luoghi Storici.