Venerdì 26 Aprile 2024

Putin: "L'Isis ha 700 ostaggi, anche europei e americani"

Il presidente russo avverte l'Occidente: i terroristi minacciano di uccidere 10 ostaggi al giorno. Ma non specifica quali siano le richieste

Vladimir Putin (Epa, Ansa)

Vladimir Putin (Epa, Ansa)

Mosca, 18 ottobre 2018 - I terroristi dell’Isis hanno in mano le vite di 700 ostaggi, sono tuttora presenti in alcune aree della Siria controllate dalle forze filo-americane e pare abbiano lanciato un ultimatum minacciando di uccidere dieci civili al giorno. A lanciare il monito, in questi termini, è stato il presidente russo, Vladimir Putin. Egli sostiene che, tra gli ostaggi, ci sarebbero cittadini americani ed europei, praticamente sono scudi umani.

Putin non ha specificato quali siano le richieste dei terroristi, ma si può intuire che gli ostaggi siano tenuti sotto sequestro come deterrente, al fine di perpetuare l'occupazione e mantenere una ingerenza su alcune aree considerate inferiori sotto il profilo strategico, ma vitali per la sopravvivenza di questa rete criminale dedita a rapimenti, massacri, torture, estorsioni e traffici illeciti.

“Secondo i nostri dati - ha detto Putin, citato dal quotidiano Izvestia - hanno preso in ostaggio alcuni cittadini, sia americani che europei. Tutti tacciono, c’è un silenzio come se non succedesse nulla“. Putin ha poi aggiunto che l’Isis si espande sulla riva sinistra dell’Eufrate. “Esistono centri abitati - ha affermato il presidente russo - dove ci sono ancora elementi dell’Isis, e negli ultimi tempi questi hanno anzi ricominciato a espandere la loro zona di influenza. Avrebbero preso in ostaggio in questo modo 130 famiglie. Sono quasi 700 persone“.