
Orrore in Myanmar
Roma, 28 marzo 2024 - Due giovani picchiati e arsi vivi appesi a un albero, il mondo distratto dalle guerre in Ucraina e Medio Oriente non vede le continue violenze e gli orrori della dura repressione in corso in Myanmar. Incendi e decapitazioni all'ordine del giorno sono il prezzo che il popolo birmano paga regolarmente alla giunta militare al potere.
Picchiati a sangue con i piedi legati a un ceppo
La Cnn ha raccontato la scioccante agonia di due giovani picchiati fino a farli grondare sangue dal visto, con i piedi legati a ceppi di legno, a cui gli aguzzini gridavano: "Che cos`è la Pdf (Forza di difesa popolare, ndr)?". E loro avendo ancora un po’ di forze hanno risposto: “Cani”.
Trascinati, appesi e arsi vivi
Poi senza una parvenza di umanità i torturatori li hanno legati e trascinati per terra in catene su un terreno accidentato, umiliandoli davanti a diverse persone. I due ragazzi, coperti di sangue e polvere, quindi sono stati appesi a un albero e i militari hanno acceso un fuoco sotto di loro.
Le vittime sono ragazzi di 20 e 21 anni
Phoe Tay aveva 21 anni, Thar Htaung ne aveva 20, la loro agonia e le loro urla tra le fiamme sono state riprese in un video che non sarà mai possibile mostrare.