Martedì 17 Giugno 2025
LUCA BOLOGNINI
Esteri

Perché gli orologi sono in ritardo di sei minuti in tutta Europa

Una disputa energetica tra Serbia e Kosovo ha causato un rallentamento di tutti gli orologi digitali che si sintonizzano sulla rete elettrica

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Roma, 8 marzo 2018. Siete in ritardo a un appuntamento e dovete trovare assolutamente una scusa per non fare brutta figura? Niente paura: potete dare la colpa a Serbia e Kosovo. La disputa energetica tra i due Paesi, infatti, ha causato un ritardo di circa sei minuti su tutti gli orologi digitali che si sintonizzano sulla rete elettrica. La lobby europea Entso-e ha così invitato Belgrado e Pristina, che sono connesse alla più grande 'griglia' europea dell'alta tensione, a trovare al più presto una soluzione. Un problema non facile da risolvere, visto che la Serbia non riconosce nemmeno l'esistenza del Kosovo. "La rete continentale - ha spiegato Entso-e, che rappresenta i maggiori operatori europei - ha perso 113 gigawattora di energia da metà gennaio, perché il Kosovo utilizza più elettricità di quanta ne genera. La Serbia, che è responsabile per il bilanciamento di quanto consumato in eccesso da Pristina, però non ha fatto nulla per colmare il gap".

La perdita di energia ha fatto si che gli orologi elettrici che si regolano automaticamente in base alla frequenza del sistema di alimentazione - come quelli di sveglie, lavastoviglie o forni - siano rimasti indietro di circa sei minuti. Quando la frequenza cala per un lungo periodo di tempo, infatti, il tempo degli elettrodomestici comincia a 'dilatarsi'. Secondo Entso-e, la rete europea che normalmente viaggia a 50 hertz, da metà gennaio ha rallentato il passo, scendendo a 49,996 hertz. Dal sei marzo, però, la situazione sembra essere tornata alla normalità. "Il Kosovo - ha fatto sapere l'Entso-e tramite la sua portavoce - ha cominciato a colmare il differenziale, ma ci vorrà del tempo per riportare il sistema alla normalità. E il problema potrebbe rimanere se Pristina e Belgrado non troveranno una soluzione politica". Insomma, per i ritardatari cronici, la speranza di aver trovato la scusa suprema non si è ancora spenta.