Domenica 15 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Nepal, la dea bambina è salva. "Il suo palazzo ha retto al sisma"

Nove anni, venerata dai fedeli: è stata trasferita nel cortile del tempio

La dea bambina nepalese

Kathmandu, 4 maggio 2015 - È RIMASTA illesa la piccola ‘dea vivente’, che vive rinchiusa nella sua residenza nel palazzo Kumari Ghar - vicino alla storica piazza Durbar di Kathmandu, ora rasa al suolo - da cui esce una sola volta all’anno. Ma dopo il devastante terremoto del 25 aprile, la bambina è stata trasferita per motivi di sicurezza dal secondo al piano terra vicino al cortile dell’edificio, risparmiato dalla scossa. Lo hanno reso noto i responsabili del comitato che annualmente prepara la festa dell’Indra Jatra.

L’ATTUALE Kumari (parola che in sanscrito significa ‘vergine’) ha nove anni ed esce una volta l’anno in occasione dell’Indra Jatra, la più grande festa religiosa nepalese, quando viene fatta salire su un carro di legno e fatta circolare per le strade della capitale. L’evento - celebrato ogni anno per richiamare il monsone e quindi le piogge al fine di ottenere una maggiore produzione di riso, più prosperità e fortuna - è uno delle principali feste osservate da entrambe le comunità, buddista e indù, di Kathmandu. Quotidianamente, invece, la piccola dea si offre alla vista dei suoi devoti, e ai turisti, fra le 7 e le 9 del mattino, e fra le 14 e le 16. Scelta in generale all’età di quattro anni la Kumari, nome della dea Durga bambina, viene sostituita al momento dello sviluppo con un altra indicata da un consiglio religioso che verifica la presenza delle «32 perfezioni di una dea».

ESSE SONO, ad esempio, «un collo a forma di conchiglia», «un corpo come un albero banyan», «le ciglia simili a quelle di una mucca», «le cosce come quelle di un cervo», «il petto come di un leone» e «la voce morbida e chiara come quella di un’anatra».