Venerdì 26 Aprile 2024

Morte di Bruce Lee, svelato il mistero: "Aveva bevuto troppa acqua"

Uno studio di ricercatori spagnoli ha cercato di risolvere il giallo dopo quasi 50 anni: l'attore, deceduto nel '73 a 32 anni soffriva di una disfunzione ai reni

Bruce Lee, morto a 32 anni

Bruce Lee, morto a 32 anni

22 novembre 2022 - Roma, Il mistero della morte di Bruce Lee è giunto a una svolta. L’ultimo studio condotto sulle informazioni disponibili fino a oggi (testimonianze, autopsie, indagini, altre ricerche) ha trovato la causa del decesso nell’assunzione di troppa acqua da parte del mito del cinema. Il celebre attore ed esperto di arti marziali Bruce Lee non sarebbe morto, dunque, a causa di un edema cerebrale dovuto a una reazione allergica all’Equagesic, un farmaco composto da aspirina e meprobamato, che gli era stato somministrato come antidolorifico dall’amica e attrice Betty Ting Pei a casa di lei a Hong Kong. Il 32enne soffriva di una disfunzione ai reni e non aveva la capacità di assimilare troppa acqua. Ecco la nuova verità di quel maledetto giorno di quasi cinquant’anni fa.

Il 20 luglio 1973 a Hong Kong la leggenda delle arti marziali Bruce Lee muore, appunto, a soli 32 anni in circostanze misteriose. Assassinato dai gangster, stroncato da un infarto o da un colpo di calore, avvelenato da Ting Pei e dall’agente Raymond Chow, colto alla sprovvista dalla reazione allergica alla pastiglia di aspirina e meprobamato assunta per alleviare il mal di testa: da quasi 50 anni si sono susseguite speculazioni sul decesso di Lee.

La causa ufficiale della morte dichiarata all’epoca, un edema cerebrale, lascia oggi spazio a una nuova tesi avanzata dallo studio ‘Chi ha ucciso Bruce Lee? L’ipotesi dell’iponatriemia’, realizzato da un equipe di specialisti spagnoli dei reni e pubblicato sul Clinical Kidney Journal. “Ipotizziamo che Bruce Lee sia morto a causa di una specifica forma di disfunzione renale: l’incapacità di espellere abbastanza acqua da mantenere l’omeostasi dell’acqua… Questo può causare iponatriemia, edema cerebrale e morte entro poche ore se l’assunzione in eccesso di acqua non è abbinata all’eliminazione dell’acqua nell’urina”, scrivono nella ricerca gli studiosi.

Sono diversi i fattori che suggeriscono che Lee possa aver ingerito un eccesso di liquidi nelle ore che hanno preceduto il suo decesso, in relazione alla sua dieta, che consisteva in molti succhi e bevande proteiche, e all’uso di cannabis, che provoca un aumento della sete. “In sintesi, Lee aveva molteplici fattori di rischio che predisponevano all’iponatriemia derivanti dall’interferenza con i meccanismi di omeostasi dell’acqua che regolano sia l’assunzione di acqua sia la sua escrezione” hanno aggiunto i ricercatori.

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Nei casi di iponatriemia il corpo, stracolmo di acqua, può sviluppare nausea, mal di testa, crampi, confusione, affaticamento, convulsioni e, nelle situazioni più gravi, un repentino gonfiore del cervello che rischia di degenerare in morte. Destino che, secondo la ricerca, è toccato all'attore. “Ironicamente, Lee è diventato famoso per la frase “Be water my friend” (“Sii come l’acqua, amico mio”), ma l’acqua in eccesso sembra infine averlo ucciso”.

L’autopsia su Lee indicò la presenza di un grave edema cerebrale, che aveva causato un aumento del 13% del peso del cervello (mediamente il cervello pesa 1.400 grammi, mentre nel caso di Lee pesava 1.575 grammi), escludendo lesioni esterne. Le uniche due sostanze rinvenute nell’analisi del sangue furono Equagesic e cannabis, che Lee aveva masticato alcune ore prima del decesso. Quanto invece al colpo di calore, l’autopsia non evidenziò alcun segno di disfunzione multiorgano, né il 20 luglio 1973 fu un giorno più caldo della media per l’estate a Hong Kong. E gli studiosi concludono: “Il fatto che siamo fatti per il 60% di acqua non ci protegge dalle conseguenze potenzialmente letali di un suo consumo a una velocità superiori a quelle che i nostri reni impiegano per espellere l’acqua in eccesso”.

La ricerca scientifica ha considerato tutte le ipotesi sulla morte di Bruce Lee, analizzando i pro e i contro. La fine per avvelenamento da parte della mafia, ad esempio, è caldeggiata da chi rilevò al tempo che, due settimane prima di morire, Lee minacciò Lo Wei, legato alla mafia. Ma non c'è mai stata alcuna lesione o traccia di avvelenamento nell'autopsia. La morte improvvisa ha dato il via al mistero infinito, che è poi proseguito nella celebre maledizione della famiglia Lee. Il figlio, Brandon Lee, è morto sul set de ‘Il Corvo’ a 28 anni, da un proiettile vero sparato da una pistola di scena. Anche il fratello maggiore di Bruce Lee è morto in circostanze misteriose, aveva solo tre mesi.