"Omosessualità è un danno mentale". Bufera sull'ambasciatore del Qatar per i Mondiali

L'intervista a Khalid Salman interrotta bruscamente dopo queste dichiarazioni. La ministra dell'Interno tedesca: "Parole orribili"

Roma, 8 novembre 2022 - Bufera annunciata sulle frasi di Khalid Salman, ex calciatore professionista ma soprattutto ambasciatore del Qatar per i Mondiali di calcio 2022. ''L'omosessualità è un danno mentale'', ha detto Salman, nel corso di un'intervista alla tedesca Zdf per il documentario 'Geheimsache Qatar', il 'Qatar segreto' che andrà in onda questa sera alle 20.15 sull'emittente. 

Una coppia passeggia sotto l'arco per la Coppa del Mondo a Doha (Ansa)
Una coppia passeggia sotto l'arco per la Coppa del Mondo a Doha (Ansa)

''Bisogna accettare le nostre regole qui'', ha dichiarato l'ambasciatore definendo l'omosessualità ''haram'', proibita secondo l'Islam, prima che l'intervista venisse interrotta da un funzionario del Comitato Organizzatore della Coppa del Mondo che stava assistendo al colloquio. ''Molte cose arriveranno nel Paese durante i Mondiali. Per esempio, parliamo di gay", ha detto Salman. ''La cosa più importante è che tutti quelli che accettino di venire qui accettino anche le nostre regole'', ha aggiunto, sottolineando i ''problemi con i bambini che vedono i gay. Perché allora imparerebbero qualcosa che non va bene''. Per l'ex calciatore "l'omosessualità è una devianza mentale".  Mancano 12 giorni ai Mondiali e la rassegna in Qatar sta già facendo discutere per aspetti lontani da quello calcistico. 

Le reazioni

Le dichiarazioni dell'ambasciatore per i mondiali di calcio del Qatar, Khalid Salman, sono "orribili". Lo ha detto la ministra dell'Interno tedesca, Nancy Faeser, rispondendo a Berlino a una domanda sulle parole di Salman.

Chi è Khalid Salman

Khalid Salman Al-Muhannadi è un ex giocatore di quella che viene considerata la 'generazione d'oro' del calcio qatariota. Nato il 5 aprile 1962 (ha quindi 60 anni),  ricordato dai suoi connazionali per la tripletta segnata nel match con il Brasile nei mondiali giovanili e per la prestazione fornita contro la Francia durante le Olimpiadi di Los Angeles nel 1984. Si è ritirato dal calcio giocato nel 1998, a 36 anni. A livello di club ha sempre militato nell'Al Saad, la squadra principale di Doha che vanta ben 15 titoli nel campionato nazionale del Qatar. Appesi gli scarpini al chiodo, è diventato opinionista tv ed è stato infine nominato ambasciatore per il Qatar ai Mondiali 2022.