Sabato 12 Luglio 2025
REDAZIONE ESTERI

Fallisce la compagnia aerea Monarch Airlines. Migliaia di passeggeri a piedi

La compagnia aerea britannica low cost ha dichiarato fallimento. Le autorità britanniche dovranno far rientrare 110 mila passeggeri bloccati all'estero

Un aereo della Monarch Airlines (Afp)

Londra, 2 ottobre 2017 - E' fallita la compagnia aerea britannica low cost Monarch Airlines. La società ha dichiarato fallimento, chiedendo l'ammissione all'amministrazione controllata. Migliaia i passeggeri saranno lasciati a terra.  Lo comunica la compagia stessa in uno scarno comunicato apprso sul suo sito internet. 

"Monacrch conferma di aver cessato le attività e di essere entrata nell'amministrazione controllata. Siamo spiacenti di avvisare - si legge - che a partire dal 2 ottobre, tutti i pacchetti vacanze e i voli offerti dalla compagnia sono annullati e non più disponibili". La Monarch Airlines è la quinta compagnia aerea britannica per grandezza, ha la base a Luton e collega la Gran Bretagna a diverse località del Mediteraneo, alla Grecia e all'Egitto. 

La Monarch ha consegnato i bilanci e ha annullato 300.000 prenotazioni. Ora l'Autorità britannica dell'aviazione civile deve organizzare il ritorno di 110.000 passegeri attualmente all'estero. Le autorità britanniche hanno mobilitato 30 apparecchi e 30 aeroporti per far fronte all'emergenza. 

Il ceo di Monarch Airlines Andrew Swaffield ha spiegato che all'origine del fallimento  dissesto ci sono anche gli attentati del 2015 quando un aereo di linea russo venne abbattuto da un missile lanciato da Sharm el-Sheikh in Egitto, nonché quello in Tunisia e in Turchia. La Monarch Airlines, nonostante trasportasse il 14% dei passeggeri in più rispetto allo scorso anno, ha riportato oltre 100 milioni in meno di ricavi.

STOP VOLI ANCHE DA ITALIA - Vi sono anche voli di rientro dall'Italia verso Londra o altri aeroporti del Regno Unito fra quelli cancellati a causa del fallimento del vettore britannico Monarch. Lo conferma il ministero dei Trasporti di Londra. Tra le rotte coinvolte, quelle che prevedevano collegamenti con Roma, Napoli, Verona, Venezia e Torino.

Gli altri Paesi interessati dalla cancellazione di voli di ritorno verso la Gran Bretagna sono: Spagna, Portogallo, Francia, Grecia, Cipro, Croazia, Israele, Turchia, Svezia, Austria, Germania, Svizzera e Gibilterra.