Mercoledì 24 Aprile 2024

Meghan Markle "pronta a impegnarsi in politica". Battaglia legale per 'Sussex Royal'

Rumors da Londra: la duchessa medita di intervenire nelle presidenziali Usa. "Michelle Obama sua speciale consigliera". Medico australiano blocca la registrazione del marchio che Meghan e Harry vogliono lanciare sul mercato

Meghan Markle (Ansa)

Meghan Markle (Ansa)

Londra, 25 gennaio 2020 - Un futuro in politica per Meghan Markle? Tra le tanti voci che circolano sulla duchessa di Sussex dopo il suo addio alla Corona e il ritorno in Canada con Harry, c'è anche quella di un intervento nella campagna per le prossime presidenziali Usa. A scriverlo è il Daily Mail, che cita una fonte vicina a Buckingham Palace: "Meghan è frustrata per essere stata obbligata a tenersi fuori dalla politica" dopo il fidanzamento e il matrimonio. E ora vorrebbe recuperare. 

Meghan non ha mai fatto segreto delle sue posizioni, criticando apertamente presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Di lui ha detto pubblicamente che è "misogino" e "divisivo".  L'ex star tv canadese è stata poi bene attenta a non incontrarlo in occasione della visita del tycoon a Londra. 

Nei giorni scorsi poi si è fatto un gran parlare del legame tra Meghan Markle e Michelle Obama. Fior di articoli sono comparsi sul ruolo che la moglie dell'ex presidente americano democratico avrebbe avuto nella progettazione della nuova vita dell' ex coppia reale. Michelle, da sempre modello per la Markle, viste anche le comuni origini afroamericane, sarebbe stata eletta a sua speciale consigliera.  

In un'intervista del 2015 - scrive il Sun - Meghan confidò che "da bambina volevo fare il presidente o la giornalista tv". Che sia predittiva? Sicuramente, vista la popolarità oltreoceano, l'ex attrice non farebbe fatica a trovare sostenitori. 

A tenere banco sulle riviste patinate oggi è anche un'altra notizia, diffusa tra gli altri dall'Indipendent. Quella secondo cui Meghan Markle e Harry avrebbero problemi a lanciare sul mercato il loro marchio 'Sussex Royal', operazione che varrebbe milioni di sterline. Un medico australiano - tale Benjamin Worcester - ne avrebbe infatti bloccato la registrazione, per motivi ancora sconosciuti. La battaglia legale si annuncia impegnativa.