Domenica 8 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Morto Liu Xiaobo, il dissidente cinese e Nobel per la pace

L'attivista per i diritti umani era allo stadio terminale per un tumore al fegato, motivo per il quale era stato scarcerato

Una manifestazione in sostegno del premio Nobel cinese Liu Xiaobo (Ansa)

Pechino, 13 luglio 2017 - E' morto Liu Xiaobo, il dissidente cinese e premio Nobel per la Pace 2010. Il 61enne attivista democratico era in condizioni critiche da settimane ed era  ricoverato in un ospedale a Shenyang, nel nord-est del Paese. 

Secondo quanto hanno riferito le autorità cinesi, le funzioni di alcuni organi sono peggiorate e Xiaobo ha sofferto di uno shock settico per cui si è resa necessaria la dialisi. La famiglia è stata avvisata dai medici delle condizioni del paziente e ha firmato un documento in cui si è detta consapevole allo stato a cui è giunta la malattia, rifiutando però la richiesta di intubarlo. 

Liu Xiaobo, condannato a undici anni di carcere nel 2009 con l'accusa di "incitamento alla sovversione dell'ordine statale" per essere stato tra i promotori del manifesto democratico Charta 08, era ricoverato per un cancro al fegato in fase terminale. Per questo motivo a fine giugno era stato scarcerato. Al suo fianco fino alla fine la moglie: la scrittrice Liu Xia, da sette anni domiciliari sebbene contro di lei non sia stata spiccata nessuna accusa formale.

image

IL COMITATO PER IL NOBEL - Duro il commento del Comitato per il Nobel che punta l'indice contro Pechino. Dopo aver definito "inquietante" la mancata autorizzazione di Pechino al trasferimento all'estero del dissidente, dove "avrebbe potuto ricevere cure mediche adeguate prima di diventare malato terminale", il presidente del Comitato, Berit Reiss-Andersen, ha affermato in una nota che "il governo cinese ha una responsabilità pesante per la sua morte prematura".

LA VITA E LA LOTTA PER I DIRITTI CIVILI - Nato il 28 dicembre 1955, Liu Xiaobo è stato un critico letterario e uno scrittore. Tra il 2003 e il 2007 è stato presidente dell'Independent Chinese Pen Center e dal 1990 presidente della rivista Minzhu Zhongguo (Cina Democratica). Il suo attivismo per la democrazia nacque con le proteste a Piazza Tiananmen del 1989. Da allora è stato imprigionato per motivi politici in quattro occasioni: 1989-1990, 1995-1996, 1996-1999 e nel 2009.  

Dopo aver firmato, con altri dissidenti, il documento intitolato Carta 08 (ispirato a Carta 77 della ex Cecoslovacchia), in cui venivano chieste maggiori libertà e il rispetto dei diritti umani, Liu venne arrestato nel giugno del 2009 con l'accusa di "fomentare la sovversione". Nel dicembre dello stesso annofu condannato a 11 anni di carcere e imprigionato a Jinzhou, nella provincia Liaoning. Nel 2010 è stato insignito del Nobel per la Pace per "la sua lunga lotta non violenta per i diritti umani fondamentali in Cina", diventando il primo cinese a ricevere il prestigioso riconoscimento vivendo in Cina. Un premio che però non ha mai ritirato, essendo in cercere ed essedogli stato negato il diritto di mandare un proprio rappresentante alla consegna.

L'assegnazione del premio portò a uno stallo diplomatico i rapporti con la Norvegia, che si prolungo' fino al dicembre scorso, quando una delegazione guidata dal ministro degli Esteri di Oslo, Boerge Brende, giunse a Pechino per ripristinare le relazioni.