Berlino, 7 giugno 2025 - Cresce ulteriormente la preoccupazione in Germania. Berlino teme un possibile attacco russo entro i prossimi 3 o 4 anni a causa dell'escalation in Ucraina e delle crescenti tensioni Nato-Russia. Il Paese che teme cyberattacchi e destabilizzazione nei Paesi baltici, rafforza la Difesa e prepara piani d’emergenza per garantire la sicurezza nazionale, tanto che è stato annunciato un piano per rafforzare drasticamente la propria rete di rifugi antiatomici.
Tunnel, metro, parcheggi sotterranei
Ralph Tiesler, capo dell'Ufficio federale per la protezione civile (Bbk), ha sottolineato che il Paese "è inadeguatamente preparato" a uno scenario di guerra e che "per troppo tempo si è creduto che non fosse necessario". Tiesler ha spiegato che l'obiettivo è adattare rapidamente strutture esistenti come tunnel, parcheggi sotterranei, metropolitane e cantine pubbliche per proteggere fino a un milione di persone.
Proteggere un milione di persone
Dei circa 2.000 rifugi ereditati dalla guerra fredda, solo 580 sono oggi funzionanti e coprono appena lo 0,5% della popolazione. In confronto, la Finlandia offre riparo all'85% dei suoi cittadini. Il Bbk presenterà un piano completo entro l'estate, stimando una spesa minima di 10 miliardi di euro entro il 2029. Il governo tedesco, pur riconoscendo la necessità delle misure, non ha ancora stanziato i fondi. I finanziamenti dovrebbero arrivare dalla sospensione del freno al debito, che ha liberato risorse per difesa, infrastrutture e sicurezza interna
Servizio civile e scorte
Tiesler ha anche chiesto un servizio civile obbligatorio o volontario e ha invitato i cittadini a dotarsi di scorte di emergenza: "Il nostro appello è di avere provviste per almeno dieci giorni. Anche 72 ore farebbero la differenza".

Tre anni di tempo per armarsi
L’esercito tedesco ha a disposizione tre anni per acquisire l’equipaggiamento necessario per poter garantire la propria difesa in caso di un eventuale attacco russo contro il territorio della Nato, ha sostenuto Annette Lehnigk-Emden, presidente dell’Ufficio federale per gli acquisti militari, in un’intervista al quotidiano berlinese Tagesspiegel. "Tutto ciò che è necessario per essere pienamente pronti a difendere il Paese deve essere acquisito entro il 2028", ha affermato l’ispettore generale della Bundeswehr, Carsten Breuer, ha recentemente dichiarato che la Russia potrebbe essere in grado, a partire dal 2029, di "lanciare un attacco su vasta scala contro il territorio della Nato", secondo un'analisi unanime dei servizi segreti occidentali, basata principalmente sull'osservazione della produzione di armi ma anche sulla crescita del personale.
I perché dei timori di Berlino
Secondo Breuer sono molti i fattori che concorrono a questa valutazione: "Alcuni dei sistemi di nuova produzione, ad esempio carri armati o artiglieria, vengono impiegati al fronte contro l'Ucraina. Un'altra parte, invece, va ai depositi o alle unità nel distretto militare occidentale. Se a questo si aggiungono le dichiarazioni aggressive del presidente Vladimir Putin e del suo entourage riguardo a questo rafforzamento militare, si riconosce un piano che non si limita all'Ucraina".
Mezzo milione di soldati
Per il militare tedesco "la Russia non interpreta la guerra e la pace come opposti, è una situazione fluida. Il Cremlino sfrutta ogni occasione per disturbare o mettere in difficoltà il nemico, sia attraverso attacchi informatici, disinformazione o il presunto danneggiamento accidentale dei cavi sottomarini. Questo fa parte degli attacchi ibridi della Russia contro l'alleanza occidentale. L'obiettivo è seminare incertezza e quindi screditare la nostra capacità di reazione. Stiamo assistendo a questo tipo di attività anche in Germania: i droni sorvolano caserme, impianti di stoccaggio del gas e sottostazioni". L'obiettivo per la Bundeswehr resta quello di "dispiegare rapidamente circa 460.000 soldati in caso di emergenza".