
Denis Urubko in un'immagine d'archivio (foto Ansa, sito internet Simone Moro)
Milano, 26 febbraio 2018 - Denis Urubko è rientrato al campo base e ai piedi del K2 e lascerà la spedizione polacca. "Denis Urubko, in accordo con le sue convinzioni riguardo la fine dell’inverno, ha deciso di lasciare la spedizione invernale al K2. Questa decisione è stata accettata dai partecipanti, che non vedono ulteriori possibilità di collaborare con Denis dopo il suo tentativo indipendente di arrivare in vetta", hanno fatto sapere poco fa. Nonostante le tensioni di questi giorni, tirano tutti un sospiro di sollievo. Senza rispettare i piani della spedizione che sta tentando di scalare per la prima volta in inverno la montagna più temibile, sabato era partito per un tentativo in solitaria. Un azzardo anche per lui che è attualmente uno dei più forti specialisti dell’alta quota. Un colpo di scena soprattutto per il capo spedizione Krzysztof Wielicki, amico di Urubko, amareggiato sia perché l’alpinista non aveva comunicato a nessuno la decisione di lasciare il campo base per salire da solo, sia perché non aveva voluto prendere nemmeno una radio per comunicare con il campo base.
Un rischio troppo elevato, soprattutto nel caso avesse avuto problemi in quota. Calcoli che deve aver fatto anche Denis Urubko una volta arrivato intorno ai settemila metri. Le raffiche di vento hanno cominciato a soffiare impetuose e le previsioni non facevano presagire nulla di buono. Sarebbe stato un suicidio salire lungo lo sperone Abruzzi fino a ottomila metri dove avrebbe dovuto lavorare da solo per raggiungere la vetta, visto che la via non è stata ancora attrezzata, come prevedono i piani della spedizione polacca. Dunque Urubko ha fatto dietrofront e ora resta da capire cosa succederà nel confronto con Wielicki. C’è delusione anche da parte di Adam Bielecki, l’altro alpinista che sembra il più in forma della spedizione con cui Urubko era salito fino a 7.400 metri nei giorni scorsi. “Ero molto preoccupato per lui“. Resta un grande rammarico, soprattutto da parte dei tanti appassionati che stanno seguendo il tentativo invernale al K2, molti dei quali italiani (visto che lo scalatore vive a Bergamo) perché Denis Urubko era sicuramente il più preparato e quello che aveva tutte le carte in regola per conquistare "l’ultimo Polo".