Venerdì 26 Aprile 2024

Iran, Camera Usa vota per limitare poteri di guerra di Trump

Provvedimento approvato con 224 sì e 194 no. Il presidente: "Risoluzione ridicola. Missili contro base Usa? Eravamo pronti a rispondere"

Il comizio di Trump a Toledo, Ohio (Ansa)

Il comizio di Trump a Toledo, Ohio (Ansa)

Washington, 10 gennaio 2020 - L'opposizione frena Trump. La Camera dei Rappresentanti Usa, a maggioranza democratica, ha votato sì (224 favorevoli, 194 contrari) alla risoluzione che limita i poteri di guerra del presidente degli Stati Uniti contro l'Iran. Il provvedimento - battezzato Iran War Powers - vieta a Trump di intraprendere ulteriori azioni militari senza l'autorizzazione del Congresso. Ora dovrà passare al vaglio del Senato, dove però decidono i Repubblicani. 

Quella licenziata dalla Camera è una 'concurrent resolution' che non richiede la firma del presidente e che generalmente viene considerata non vincolante. I democratici tuttavia, invocando il War Power Act del 1973 che fissa i poteri di guerra di Congresso e Casa Bianca, ritengono che questo rappresenti un caso particolare. La misura "proteggerà le vite e i valori americani" limitando le azioni militari di Trump, ha detto la speaker della Camera, Nancy Pelosi. "L'amministrazione deve ridurre l'escalation e prevenire ulteriori violenze".

Trump: risoluzione ridicola

Per la Casa Bianca si tratta di un atto "ridicolo".  "Il presidente ha il diritto e il dovere di proteggere il Paese e i cittadini dal terrorismo", si precisa in una nota, in cui si difende la scelta di sopprimere il generale iraniano Qassem Soleimani bypassando il Congresso.

Ieri, in un comizio a Toledo, nell'Ohio, Trump è tornato a giustificare la sua azione, sostenendo che Soleimani voleva colpire non solo l'ambasciata Usa a Baghdad ma anche in altre città del mondo. "La sinistra radicale ha espresso sdegno per l'eliminazione di questo orribile terrorista" quando dovrebbe essere oltraggiata per "i crimini selvaggi" del generale iraniano. Soleimani "è uno che ha assassinato e macellato civili, militari e chiunque si trovasse sulla sua strada", ha insistito Trump ma "noi abbiamo Bernie (Sanders) e Nancy Pelosi che mi accusano di aver osato farlo fuori senza chiedere il permesso al Congresso" quando si è trattato di una decisione che andava presa "in una frazione di secondo". 

Trump: pronti a rispondere a Teheran 

Sempre in Ohio, Trump si è detto "pronto" a un'azione militare contro l'Iran. "Quando mi hanno detto 16 missili" lanciati contro due basi in Iraq  - ha spiegato riferendosi alla controffensiva di Teheran - "eravamo pronti ad andare" e rispondere. "Ho chiesto quanti morti e feriti ci fossero, mi hanno detto nessuno. E così non siamo andati".