Mercoledì 24 Aprile 2024

La famiglia scappa da Irpin, il miracolo dei pappagalli: sono riusciti a salvarsi da soli

Natalia Ivanova e la figlia sono scappate dalla guerra in Ucraina lasciandosi dietro tutta la loro vita

Natalia Ivanova e la figlia

Natalia Ivanova e la figlia

Si era illusa fino all’ultimo che la guerra non sarebbe mai scoppiata. Ma quando le bombe russe cominciano a piovere su Irpin, a pochi passi dalla sua casa, Natalia Ivanova deve ammettere che il marito Maksym aveva ragione: quella guerra a cui, fino a qualche giorno prima, nessuno voleva credere, è improvvisamente vera, reale, e si sta combattendo proprio sulle loro teste. Ma Natalia, Maksym e la loro figlia, poco più che una bimba, non possono lasciare l’abitazione a cuor leggero: in casa hanno un allevamento di volatili pregiati, fra cui due rari pappagalli africani di colore grigio, Laura e Jacques. I bombardamenti continuano senza tregua, e i due coniugi prendono una decisione, forse una delle più gravose della loro vita: separarsi, per provare a restare vivi. Natalia e la figlia si sarebbero messe in viaggio per raggiungere un’amica di Natalia a Cracovia, in Polonia; Maksym sarebbe rimasto a casa con sua madre, che li aveva raggiunti in taxi all’alba del 24 febbraio, a pochi minuti dalle prime esplosioni, e con i loro uccelli.

Il racconto della fuga rocambolesca di Natalia e della figlioletta – mentre tutto, intorno a loro, crolla rovinosamente – fa tremare i polsi: stazioni sovraffollate, treni fermi, attese infinite al buio e al freddo, la stanchezza, la disperazione. E i gesti gentili e inaspettati di tanti sconosciuti senza nome – volontari o semplici passanti – che si adoperano in ogni modo per alleviare le fatiche di quel viaggio che nessuno si augura mai di dover intraprendere. Le bombe costringono anche Maksym e sua madre a fuggire e ad affidare le proprie esistenze al destino.

I pappagalli restano a casa: né Natalia né Maksym sperano di ritrovarli vivi, se mai un giorno riusciranno a tornare a Irpin. Ma la vita, si sa, riesce a trionfare, testarda, anche tra le macerie: i pappagalli si salvano grazie alle cure dell’amministratore di condominio che, nelle pause fra un bombardamento e l’altro, rientra in casa con un pugno di cibo, accompagnato dai militari. La famiglia si ritrova qualche mese dopo a Leopoli e fa ritorno, finalmente, a Irpin. Cosa sarà del futuro? Natalia crede fermamente che le forze ucraine porteranno i russi alla resa. "Prima che la guerra scoppiasse, neppure noi pensavamo che i nostri soldati avrebbero tenuto testa ai russi per così tanto tempo", dichiara. "Nessuno si aspettava tanto coraggio, tanta forza di volontà. Siamo sopravvissuti all’orrore di quest’anno e andremo avanti finché non saremo di nuovo al sicuro nella nostra terra".