Mercoledì 24 Aprile 2024

Gerusalemme, Macron litiga con gli agenti israeliani. Sui social: "Imita Chirac"

Il capo dell'Eliseo ha avuto un battibecco con i poliziotti che volevano seguirlo nella basilica di Sant'Anna, territorio francese. Molti in patria lo accusano di aver voluto imitare il popolare predecessore

Macron a Gerusalemme alza la voce con gli agenti israeliani

Macron a Gerusalemme alza la voce con gli agenti israeliani

Gerusalemme, 22 gennaio 2020 - Emmanuel Macron ha litigato con la polizia israeliana a Gerusalemme. Il presidente francese ha dovuto alzare la voce durante una passeggiata nella Città Vecchia. Secondo il racconto della stampa di Parigi, Macron stava per entrare nella basilica di Sant'Anna, ufficialmente in territorio transalpino a Gerusalemme, è iniziato il diverbio con gli agenti israeliani che insistevano per accompagnarlo all'interno.

La chiesa appartiene al governo francese e la sicurezza è responsabilità delle autorità francesi. Ma un agente isralieno sarebbe entrato ugualmente, provocando la reazione della scorta di Macron. E di seguito quella del presidente. Il capo dell'Eliseo ha sbottato deciso: "I don't like what you did in front of me" ("Non mi piace ciò che state facendo dinanzi a me"), aggiungendo: "Rispettate le regole. Tutti sanno le regole, le conosciamo perfettamente", e, rivolgendosi direttamente all'agente della sicurezza israeliano, ha detto: "Vada fuori per favore". 

Il siparietto, immortalato con gli smartphone, ha ricordato il famoso rimbotto di Jacques Chirac con i militari israeliani negli stessi vicoli nel 1996. In quell'occasione Chirac pretese che i soldati uscissero dalla basilica di Sant'Anna, poi circondato da agenti israeliani, urlò la celebre frase: "Do you want me to go back to my plane?" ("Volete che ritorni sul mio aereo?").

Episodio rimasto nella mente dei francesi, tanto che sui social network molti accusano Macron di aver voluto imitare un presidente come Chirac, scomparso lo scorso anno, e molto amato dai francesi. 

Ma c'è di più, qualcuno fa notare il forte accento francese usato da Macron nel battibecco in lingua inglese con l'agente, quando in altre occasioni il presidente aveva mostrato una buona padronanza della lingua anglosassone, quasi a voler sottolineare la sua somiglianza al più popolare predecessore. 

In seguito lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno di Israele, ha voluto chiarire: "Il presidente francese Emmanuel Macron "si è scusato per l'incidente, ha stretto le mani del personale di sicurezza e continuato la sua visita" nella Città Vecchia. 

Il portavoce del servizio segreto israeliano ha spiegato: "Quando la delegazione è arrivata alla Chiesa c'è stata una discussione tra sicurezza francese e quella israeliana sull'ingresso nel luogo con il presidente francese. Macron ha chiesto che venissero rispettate le regole del posto, e in base ai termini concordati in anticipo, un agente dello Shin Bet e uno della polizia hanno scortato all'interno il presidente francese e la sua delegazione".