Erdogan incontra Papa Francesco (ImagoE)
Roma, 5 febbraio 2018 - Visita a due facce per il presidente Erdogan a Roma. Se gli incontri con Papa Francesco e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono scivolati via senza tensioni, tra omaggi e diplomazia, diversi scontri si sono registrati tra oppositori del capo di Stato turco e forze dell'ordine. Cariche da parte della polizia, almeno due persone sarebbero state fermate. In una città blindata, Erdogan è stato poi ricevuto dal premier Paolo Gentiloni. Un "lungo e franco colloquio" lo hanno definito fonti di Palazzo Chigi.
IN VATICANO - Erdogan è arrivato in Vaticano con un'imponente scorta di una trentina di auto. E' il primo capo di stato turco a recarsi nella Santa Sede da 59 anni a questa parte. L'incontro con il Papa è stato "estremamente amichevole" secondo fonti della presidenza di Ankara, citate dall'agenzia statale Anadolu. Oltre allo status di Gerusalemme, nel colloquio sono stati affrontati in particolare i temi dei rifugiati e della lotta al terrorismo, oltre che quello del dialogo inter-religioso.
Dopo l'udienza, il consueto scambio dei doni. Il presidente turco ha regalato al Papa un grande quadro di ceramica (con 8-10 mattonelle) raffigurante una panoramica di Istanbul. Al Pontefice sono stati donati anche 4 libri in italiano di Rumi Mevlana, teologo musulmano sunnita e poeta mistico di origine persiana, oltre a due libri sulla storia di Rumi.
Papa Francesco ha ricambiato con un grande medaglione raffigurante un angelo. "Questo è l'angelo della pace che strangola il demone della guerra", ha detto. "E' il simbolo di un mondo basato sulla pace e sulla giustizia". Dopo il consueto incontro con il Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, Erdogan con la moglie ha effettuato una visita all'interno della Basilica di San Pietro.
DA GENTILONI - Di faccia a faccia "franco", parlano anche fonti di Palazzo Chigi. Il colloquio del leader turco con il premier Gentiloni è durato più di un'ora. Sul tavolo i rapporti economici fra i due paesi, le relazioni tra UE e Turchia, le questione siriana, il fenomeno migratorio e la situazione in Libia. Ma la questione dei diritti civili non sarebbe stata elusa: tra i temi toccati anche quello del giornalismo e delle attività delle Ong.
SALVINI - La visita di Erdogan in Italia attira le critiche del segretario della Lega Nord Matteo Salvini. "Mi vergogno che l'Italia ospiti il rappresentante di un regime estremista sanguinario, di un Paese islamico nei fatti - ha commentato a Omnibus su La7 -, dove la religione comanda sulla legge. La Turchia in Ue sarebbe il disastro. Vorrei vedere come voteranno i partiti, compresa Fi, la nostra mozione contro l'ingresso della Turchia in Ue".
SCONTRI - Tensione nella Capitale durante il sit -in di protesta per la visita del Capo di Stato turco: un corteo non autorizzato - guidato da un gruppo di persone che portavano uno striscione con scritto 'Erdogan boia' - ha cercato di partire verso San Pietro. La polizia, in tenuta antisommossa, li ha caricati. Sono due i fermati. Al vaglio degli investigatori anche le immagini riprese dalla polizia scientifica per identificare i partecipanti ai disordini. A partecipare al sit in al momento esponenti dei Movimenti e della comunità curda.
Nel pomeriggio, gli scontri sono proseguiti nei giardini di Castel Sant'Angelo. La tensione è salita quando i manifestanti hanno chiesto di uscire dai giardini senza mostrare i documenti per essere identificati. "Vergogna, ci tenete in ostaggio", hanno urlato.
