Giovedì 25 Aprile 2024

Usa, svolta sui droni: potranno volare sulla folla, e anche di notte

La proposta del Dipartimento dei Trasporti. Si cerca un compromesso tra nuove esigenze commerciali e tutela della sicurezza

Un drone (Foto Dire)

Un drone (Foto Dire)

New York, 14 gennaio 2019 - La svolta americana sui droni, talmente diffusi che vanno regolamentati, ma senza restrizioni ingiustificate. E così il Dipartimento dei Trasporti statunitense propone che i droni usati da civili possano librarsi e volare sopra la folla. In alcuni casi, da individuare, i droni potranno effettuare anche voli in notturna. Si tratta di una rivoluzione, visto che finora ai droni per impiego civile era categoricamente vietato il sorvolo in tali circostanze, per timore di incidenti, considerando che il drone fuori controllo è una mina vagante, come si è visto recentemente all’aeroporto londinese di Heathrow, paralizzato per ore dopo l’avvistamento di droni sulla pista. Ma i tempi cambiano, e il drone viene progressivamente sdoganato, regolamentato, anche in senso meno riduttivo, visto non più come un passatempo da aeromodellisti come spesso è avvenuto finora, ma considerato un vero e proprio elemento di congiunzione della catena della logistica moderna, capace ad esempio di infilarsi tra i grattacieli schivando in automatico altri oggetti in volo stile Metropolis, e di arrivare facilmente laddove un comune ascensore non potrebbe. 

Questa innovazione consente di approfittare dei benefici economici legati alla sofisticata flessibilità del drone e contribuirà a mantenere in America la leadership tecnologica a livello globale, ha affermato il ministro dei trasporti Usa, Elaine Chao. L’amministrazione Trump è arrivata a prospettare nuove regole per permettere ai droni di operare su aree densamente popolate, finanche per fare riprese sopra le teste degli spettatori dei grandi concerti o delle grandi manifestazioni dello sport, o in mezzo al traffico congestionato, e mette la parola fine alla necessità di procurarsi permessi speciali per muovere i droni nella fascia oraria notturna. Queste innovazioni sono pensate non tanto per i singoli privati ma guardano alle grandi compagnie della logistica che premono per liberalizzare il traffico commerciale dei piccoli veicoli aerei senza equipaggio negli Stati Uniti.

La possibilità di pilotare droni sopra la testa delle persone può servire anche per coadiuvare i movimenti delle folle, in modo da prevenire episodi di panico dagli esiti disastrosi, per ispezioni veloci a fini di ordine pubblico e per sorveglianza delle infrastrutture. La titolare del dicastero dei trasporti degli Stati Uniti ha dichiarato che il dipartimento è consapevole del fatto che persistono legittime preoccupazioni sull’impiego dei droni, per motivi di sicurezza e per tutela della privacy. Al punto che, dall'altra parte dell'Atlantico, in Europa, il governo del Regno Unito, dopo l’episodio dei droni avvistati in aeroporto a Heathrow, sta prendendo in considerazione un giro di vite riguardo le regole di impiego dei droni nelle vicinanza delle infrastrutture e dei punti nodali dei trasporti al fine di stroncare sul nascere fenomeni di pirateria, sabotaggio, intrusioni moleste o terrorismo. Ma ci sono anche colossi come Alphabet e Amazon, oltre a un numero crescente di aziende minori, che stanno sperimentando con successo negli States (e presto su scala globale) forme inedite di consegne con velivoli senza pilota.

Negli Usa attualmente sono censiti nei registri speciali qualcosa come un milione e 300mila droni, con 116.000 operatori, cioè piloti. Le autorità richiedono che i droni siano dotati di una luce intermittente visibile per almeno tre miglia e altri dispositivi anticollisione allo studio. I droni devono avere implementate opportune protezioni, senza parti rotanti esposte che, in casi malaugurati, potrebbero funzionare come corpi contundenti, cioè come lame capaci di recare ferite mortali alle persone, agli animali, e causare danni alle cose in seguito a eventuali incidenti. Tuttavia, da un paio d’anni, l’Amministrazione Trump ha lanciato un programma per allargare in maniera mirata l’ambito di sperimentazione e di utilizzo dei droni per applicazioni particolari, come la consegna di farmaci salvavita, prodotti commerciali di riconosciuta utilità sociale, e ricognizioni di infrastrutture in condizioni critiche, integrando i droni con il traffico aereo in modo senza interferire con i jet di linea.