Mercoledì 24 Aprile 2024

Covid Usa, arrivano i nostri: soldati e vecchi medici crociati dei vaccini

Procedure veloci, zero burocrazia. Copertura totale entro maggio. Il Texas abolisce le mascherine ma Biden avverte: "Un errore"

Vaccino drive-in in Usa

Vaccino drive-in in Usa

Fino a ora 78 milioni di americani sono già stati vaccinati contro il Covid. Ma adesso sta arrivando la grande accelerazione. L’America torna prima. Joe Biden ha annunciato che entro maggio gli interi Stati Uniti avranno vaccini sufficienti per iniettarli a tutti i 320 milioni di abitanti. È un anticipo di quasi tre mesi rispetto alle proiezioni che davano raggiungibile questo traguardo solo a fine luglio.

Il Texas, dove anche grazie all’esercito vengono ormai somministrati 1 milione di vaccini a settimana, abolisce l’obbligo di indossare la mascherina. E dal 10 marzo tutte le attività potranno riprendere senza alcuna limitazione, dai ristoranti alle palestre, dalle scuole ai cinema. Un esempio subito seguito da un altro Stato del sud, il Mississippi, anch’esso a guida repubblicana come la Florida, dove già da tempo la vita è tornata alla normalità.

La Casa Bianca considera la vaccinazione di massa una vera "operazione militare" e ha chiesto la mobilitazione non solo del Pentagono e della guardia nazionale, con migliaia di medici e infermieri, ma ha richiamato dal servizio in decine di Stati anche migliaia di medici in pensione per aiutare gli assistenti sanitari che tecnicamente iniettano il vaccino. Mettendo in un angolo la burocrazia.

Qui il vaccino e le siringhe ci sono, ma mancano semmai le persone in grado di usarle per fare più in fretta. L’accordo fra due concorrenti storici come Merck e Johnson & Johnson, che in New Jersey uniranno i loro sforzi per quadruplicare la produzione del vaccino monodose, abbatterà in misura straordinaria i tempi di vaccinazione.

Ma se difficoltà logistiche si incontrano nella distribuzione del vaccino a ritmo accelerato nelle isolate zone rurali, l’impiego dell’esercito e l’accordo della Casa Bianca con oltre 70,000 farmacie ha permesso di arrivare a una media giornaliera di 2 milioni di vaccini al giorno, che avranno un effetto doppio con l’arrivo dell’iniezione monodose appena approvata.

In molte aree dove verrà distribuito il vaccino monodose della Johnson & Johnson non refrigerato che è appena stato approvato, si stanno predisponendo unità mobili per le vaccinazioni. Grazie alle pressioni della Casa Bianca, la Merck che è il secondo più grande produttore di vaccini al mondo, li realizzerà per conto della Johnson & Johnson a ciclo continuo, proprio come indicato dalle speciali disposizioni di legge in tempo di guerra.

Con la grande priorità dell’apertura delle scuole, Biden ha dato disposizione affinché tutti gli insegnanti degli istituti pubblici e federali vengano dichiarati personale necessario e siano vaccinati entro il mese di marzo. Nella stessa categoria dei lavoratori indispensabili sono stati inseriti anche i giornalisti.

Il Texas e il Mississippi hanno approvato ieri legislazioni che cancellano l’uso obbligatorio delle mascherine e autorizzano imprese grandi e piccole a tornare alla normale operatività senza restrizioni. Una trovata che non convince tutti. "È la ricetta per tornare indietro", commenta Anthony Fauci, l’immunologo consulente della Casa Bianca. Molti governatori repubblicani come De Santis in Florida stanno tentando di dimostrare che si può uscire dal tunnel anche con l’allentamento delle restrizioni considerate spesso eccessive. Ma la battaglia politica, se ci fosse un’ondata di ritorno rischia di frenare lo slancio vaccinale.

Un dato però rimane chiaro. L’America ha oggi ancora sopra i 50,000 contagi al giorno. Anche se i morti sono sensibilmente calati le proiezioni parlano di 560.000 vittime entro la fine del mese. I sanitari in coro e il presidente Joe Biden avvertono: "Revocare le mascherine è un pensiero da uomo di Neanderthal. Non è ancora il momento di abbassare la guardia".