Mercoledì 24 Aprile 2024

Coronavirus, Oms: "Europa ok, ma nel mondo peggiora". Borse giù per timore seconda ondata

Tonfo Wall Street, peggior crollo da 3 mesi. Tragica la situazione in America Latina. La pandemia accelera in Africa. India, dopo party di fine lockdown 180 positivi. Spagna, nessun decesso da domenica. Francia, a Parigi concerti per un solo spettatore

Barcellona, Picasso Museum (Ansa)

Barcellona, Picasso Museum (Ansa)

Washington, 11 giugno 2020 - Il coronavirus dilaga negli Stati Uniti, contagi di nuovo in aumento in 21 Stati, dopo le riaperture. Negli Usa si contano oltre due milioni di casi, e le vittime sono più di 113 mila, secondo un bilancio riportato dal New York Times. Al mondo il numero di positivi ha ampiamente superato quota 7 milioni, mentre i morti sono oltre quota 400 mila. Secondo un calcolo della Johns Hopkins University gli Stati Uniti sono seguiti, in numero di casi, da Brasile (772.416 contagi) e Russia (493.023). Ma riguardo ai decessi al secondo posto troviamo il Regno Unito, con 41.213 decessi, poi il Brasile, con 39.680. 

I meno colpiti

Invece, sempre secondo quanto registrato ufficialmente e dichiarato da ogni Paese, il Covid-19 ha colpito meno di tutti il piccolo stato africano Lesotho, con 4 casi. Seguono la Papua Nuova Guinea, con 8 casi, il Sahara Occidentale, con 9, e le Seychelles con 11. Poi il Vaticano con 12 casi, le isole caraibiche di Saint Kitts e Nevis con 15, le Fiji con 18, e 19 casi nell'isola di Saint Lucia. 

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Usa, previsti 170 mila morti entro ottobre

Si rincorrono ormai i modelli di proiezioni sull'epidemia di coronavirus negli Stati Uniti, l'ultimo stabilisce che il bilancio dei morti raggiungerà quota 170mila entro l'1 ottobre. Ad averlo creato è l'Institute for Health Metrics and Evaluation dell'Università di Washington, citato spesso nei briefing della Casa Bianca. Per la precisione previsti 169.890 decessi per Covid-19 in tutti gli Stati Uniti con un range che varia tra 133.000 e 290.000 morti. Il dato dei decessi giornalieri si ridurrà tra giugno e luglio, resterà stabile ad agosto e poi tornerà ad aumentare a settembre con un nuovo picco nel mese: da 410 morti al giorno l'1 settembre a 1.018 l'1 ottobre, con l'arrivo dell'autunno.

Hollywood cerca di ritrovare un po' di normalità dopo l'epidemia di Covid-19. Le autorità di Los Angeles hanno autorizzano da domani la riapertura dei set di produzioni cinematografici e televisive. Ma la notizia positiva per il mondo dello spettacolo statunitense è ridimensionata dal fatto che comunque le sale di cinema rimarranno chiuse. Per il via il mondo del cinema ha dovuto fare i conti con test a ripetizione per attori e figure tecniche, per non parlare del rispetto delle norme igienico-sanitarie poter tornare a girare film e serie a Hollywood. Ma il via libera ufficiale è stato accolto con una certa freddezza: infatti la maggior parte delle produzioni tornerà al lavoro non prima di settembre.   

Germania

La Germania ha registrato 555 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, per un totale di 185.416. L'Istituto per le Malattie infettive Robert Koch ha aggiornato anche il bilancio complessivo delle vittime con 26 nuovi morti: 8.755.

Gb, calano i decessi

In Gb torna a calare l'incremento giornaliero di decessi da coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono 151 le vittime censite, contro le 245 di ieri. Stabilmente in flessione la curva dei nuovi contagi diagnosticati, circa 1.200 da ieri, per poco più di 291.000 complessivi.

Spagna, nessun morto da domenica

In Spagna registrati 156 nuovi casi, meno rispetto ai 167 del giorno precedente. Il numero totale di contagi sale a 242.707, invece i decessi sono 27.136 decessi, un bilancio invariato da domenica.

Francia, concerti per uno spettatore

In Francia ci sono stati 27 decessi negli ospedali nelle ultime 24 ore, il totale delle vittime è di 29.346 morti. La Direzione generale della Sanità francese ha reso noto che dal 9 maggio sono emersi 210 focolai, 83 dei quali non sono oggi più attivi. Continuano a calare i ricoveri in ospedale, 213 di meno rispetto a ieri (totale 11.465), e dei pazienti in rianimazione (30 di meno in un giorno, totale a 903). 

Ha iniziato il 2 giugno scorso, e sembra aver vinto la su scommessa: il locale parigino "La Gare" organizza ogni sera un centinaio di "concerti solisti per un solo spettatore", cinque minuti in cui musicista e spettatore condividono la sala, a cinque metri di distanza nel rispetto delle norme anti covid. Il pubblico non manca: per poter assistere bisogna iscriversi a un elenco e attendere il proprio turno; una volta entrati musicista e ascoltatore si presentano e il concerto può iniziare (una coppia o due amici contano come "un solo" spettatore).

Boom di casi in Ucraina

Solo nelle ultime 24 ore l'Ucraina ha registrato 689 nuovi casi, un record di aumenti giornalieri. Il ministro della Salute Maksym Stepanov ha definito il dato "molto allarmante" lamentando gravi violazioni delle regole di distanziamento e la mancata protezione da parte dei cittadini con le mascherine. Ma secondo alcuni esperti l'impennata dei casi invece è dovuto all'aumento dei test. L'Ucraina è un Paese di circa 40 milioni di abitanti, e da venerdì ha registrato 3.659 nuovi pazienti positivi, con un aumento di quasi il 21% rispetto ai sette giorni precedenti. A oggi sono stati registrati 29.070 casi di Covid-19, di cui 854 decessi.

La Russia, terzo Paese al mondo per contagi

Le autorità sanitarie russe hanno confermato di aver superato la soglia dei 500 mila infetti confermati. E solo qualche giorno fa la capitale Mosca aveva revocato le rigide restrizioni di confinamento. I dati però sono impietosi: il totale dei casi sale a 502.436, con 8.779 registrati solo nell'ultimo giorno. Le città più colpite restano Mosca e San Pietroburgo, e le aree circostanti.

Oms: la pandemia peggiora nel mondo. Bene l'Europa

L'emergenza coronavirus continua, anzi "nel mondo sta peggiorando anche se in Europa è migliorata", sono le parole del direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus in un briefing con i rappresentanti degli Stati membri dell'Agenzia dell'Onu. Secondo l'Oms infatti nelle ultime due settimane sono stati registrati "100.000 nuovi casi" al giorno, di cui il 75% "sono stati segnalati in dieci Paesi, nelle Americhe e nel Sud-est asiatico".

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America Latina

Mentre l'Europa assapora il ritorno alla normalità, i Paesi dell'America latina contano migliaia di vittime al giorno. Stati con sistemi sanitari molto precari e politiche di contrasto dubbie, hanno fatto lievitare l'emergenza a oltre 70 mila decessi. Con gli Stati Uniti, primi sul triste podio, con due milioni di contagi, l'America è l'epicentro della crisi sanitaria con quasi la metà dei decessi di tutto il mondo, e metà degli oltre 7,3 milioni di casi, secondo fonti ufficiali. Il Brasile paga l'atteggiamento criticabile del presidente Bolsonaro, ed è il paese latinoamericano più colpito e il terzo al mondo con 39.680 morti (secondo per contagi: 772 mila casi), più della metà dei 71.104 morti di tutta l'America latina.  Ciò nonostante San Paolo, la città più popolosa del Paese, con 12 milioni di abitanti, riapre oggi i centri commerciali, alla vigilia di San Valentino, che si celebra in Brasile il 12 giugno. Ok ai centri commerciali anche a Rio de Janeiro. Bolsonaro continua la sua campagna contro il lockdown e continua promuovere la ripresa delle attività, ma gli esperti considerano avventato l'allentamento dato che la curva di contagio continua a salire. Grave la situazione anche in Messico, il secondo paese latinoamericano con il maggior numero di morti. Superati i 15 mila decessi e conta  129.184 casi. 

Africa, la pandemia accelera  

L'Africa ha 207.617 casi confermati e 5.642 decessi legati all'infezione, questo l'allarme lanciato dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per la regione africana. In dieci i Paesi africani si registra il 75 per cento del totale dei contagi, il più grave è il Sudafrica che da solo ne conta un quarto e 1.210 i morti.

Israele, scuole aperte: nuovi casi

In Israele il numero dei decessi ha raggiunto quota 300, e cresce anche il numero dei nuovi infetti. Secondo il ministero della Sanità nelle ultime 24 ore si sono registrati 106 nuovi positivi. Il totale è arrivato a 18.461, di cui 1.700 sono stati registrati in due settimane mentre in tutto il mese di maggio le infezioni sono state meno di 1.200. Per gli esperti del governo la causa va ricercata nella riapertura delle le scuole a maggio, dopo due mesi di chiusura. Secondo il ministero dell'Istruzione, dalla riapertura delle scuole sono stati 442 gli studenti e il personale infettatosi, 144 gli istituti e gli asili nido chiusi, circa 24mila le persone messe in quarantena.

In India 180 casi dopo party per fine lockdown 

Era un party organizzato da un giovane con alcuni suoi amici per festeggiare la fine del lockdown, ma dopo erano 180 i positivi. E' stato Tukaram Mundhe, il commissario municipale di Nagpur, nell'India centrale, a raccontare la storia alla Bbc. Alla fine il party ha innescato un focolaio che ha infettato 180 persone, tra cui 16 membri della stessa famiglia. Altre 700 persone entrate in contatto con i contagiati sono state messe in quarantena. Secondo una ricostruzione per festeggiare la fine delle misure di confinamento, il giovane aveva invitato 5 amici, e per l'occasione ha anche acquistato carne in un distretto vicino a Nagpur dove si sono registrati numerosi casi. Nei giorni seguenti le condizioni di salute del ragazzo si sono aggravate ed è stato ricoverato in ospedale.

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Crollo Borse per paura seconda ondata

La paura di una nuova ondata del coronavirus negli Stati Uniti e in America Latina, sommati all'allarme sui rischi che corre l'economia Usa diffuso dalla Fed, hanno fatto aprire in forte calo Wall Street, e sprofondare le Borse europee. Quindi giornata nera sui mercati del Vecchio Continente, con l'indice Euro stoxx 600, che raggruppa i principali titoli quotati sulle Borse europee, che lascia sul terreno il 4,10%. Un calo che si traduce in 328 miliardi di capitalizzazione persi in un'unica seduta. La sola Piazza Affari ha registrato un calo dell'indice Ftse Mib del 4,81%, 'bruciando' 21,6 miliardi.

Ad aggravare la situazione è la nuova ondata di vendite sul petrolio, il Brent in corrispondenza della chiusura dei listini europei perde 7 punti percentuali a 38,8 dollari il barile, che ha finito per penalizzare i titoli del comparto energetico. 

Tonfo Wall Street

Tonfo anche per Wall Street, che archivia la sua peggiore seduta dal 16 marzo. Tutti e tre i principali indici hanno registrato perdite superiori al 5%. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno il 6,9% a 25.128,17 punti mentre lo S&P 500 e' sceso del 5,9% a quota 3.002,10. Il tecnologico Nasdaq e' affondato del 5,3% a 9.492,43.