Lunedì 29 Aprile 2024

Nordcorea, vietato ai cittadini il nome del leader. Se omonimia: 'invitati' a cambiarlo. Giallo: la sorella a Festival a Seul?

I cittadini nordcoreani non potranno chiamare i figli 'Kim Jong-un', nome del leader. Intanto si apre un giallo sulla presenza di Kim Yo-jong, sorella del dittatore, a un festiva sulla gastronomia intercoreana a Seul. Se così fosse sarebbe la prima visita in Corea del Sud di un componente della famiglia così vicino alla leadership di Pyongyang

Kim Jong-un con la sorella Kim Yo-jong (Ansa)

Kim Jong-un con la sorella Kim Yo-jong (Ansa)

Pyongyang, 4 dicembre 2014  - Dalle intercettazioni dei servizi segreti sudcoreani si scopre che in Corea del Nord è stato vietato l'uso del nome 'Kim Jong-un' allo scopo di "tutelare l'autorità" dell'attuale leader, il "giovane generale" Kim Jong-un. Tutti i cittadini nordcoreani con lo stesso nome, riporta l'agenzia Yonhap citando documenti ufficiali di Pyongyang, sono stati invitati a cambiarlo "volontariamente" nei casi di omonimia secondo il decreto di gennaio 2011 firmato da Kim Jong-il, il padre dell'attuale "comandante", in una mossa funzionale alla successione. Se resta incerta la portata eufemistica di "volontariamente", è certo comunque il divieto ai genitori di registrare i bambini appena nati col nome del leader attuale, secondo il documento intitolato "un compito da realizzare". Le regole confermano la tradizione nordcoreana all'insegna del rispetto assoluto della leadership e della famiglia Kim, al potere da oltre 50 anni. Per decenni, infatti, il divieto sul nome ha interessato quelli di "Kim Il-sung", il "presidente eterno" nonno di Kim Jong-un, e "Kim Jong-il". La Corea del Nord mantiene il pieno culto della personalità intorno ai capi delle tre generazioni della famiglia Kim.

GIALLO, LA SORELLA DEL LEADER NELLE DELEGAZIONE CHE ANDRA' A SUD PER FESTIVAL  - Kim Yo-jong, giovane sorella in ascesa del leader nordcoreano Kim Jong-un, risulta nella delegazione di alto rango di Pyongyang che potrebbe partecipare il prossimo marzo a un festival sulla gastronomia intercoreana in programma a Seul. Il ministero dell'Unificazione sudcoreano, tuttavia, non ha confermato l'ipotesi lanciata dal Korea Economic Daily, citando un'organizzazione sulla cooperazione tra i due Paesi. Anzi, il ministero ha definito il piano come "annullato due mesi fa" perché entrambe le parti non sono riuscite a ridurre le differenze sul coordinamento dell'evento. "Il Nord - ha scritto il Korea Times - ha inviato la lettera in cui Kim Yo-jong era qualificata come direttore della divisione affari esteri del Partito dei Lavoratori al potere". A fine novembre, l'agenzia ufficiale Kcna ha qualificato la sorella minore di Kim, 27 anni, con la carica di "vicedirettore" di dipartimento del partito. Il festival è stato organizzato per celebrare il 70/mo anniversario dell'indipendenza della Corea dall'occupazione giapponese. Il ministero dell'Unificazione, infine, ha spiegato che sono in corso verifiche sulla lettera: se il viaggio dovesse realmente verificarsi, sarebbe la prima visita in Corea del Sud di un componente della famiglia così vicino alla leadership nordcoreana.