Venerdì 26 Aprile 2024

Canada, sconfina negli Usa mentre fa jogging. Ragazza francese detenuta 2 settimane

La 19enne era in visita alla madre in Canada. Inavvertitamente ha attraversato il confine lungo una spiaggia dalla British Columbia canadese allo Stato di Washington

Cedella Roman, 19 anni, fermata perché aveva sconfinato facendo jogging (facebook)

Cedella Roman, 19 anni, fermata perché aveva sconfinato facendo jogging (facebook)

Montreal, 23 giugno 2018  - "E' come una trappola...chiunque può essere catturato in un confine come questo", sono le parole di Cedella Roman, 19 anni, vittima di un incubo durato 2 settimane in un centro di detenzione statunitense, solo perché aveva inavvertitamente attraversato il confine tra Canada e Usa mentre faceva jogging lungo una spiaggia.

La giovane donna francese era in visita in Canada dalla madre, che vive cittadina di White Rock, nella British Columbia canadese, vicino al confine Usa. Il 21 maggio è uscita per fare jogging sul lungomare, come ripotra la Canadian Broadcasting Corporation (CBC), ma mentre correva non si è resa conto che stava sconfinando nello stato di Washington.

Poi, mentre stava tornando indietro, dopo essersi fermata a scattare una foto del panorama, è stata fermata e prelevata da agenti della guardia di frontiera Usa che le hanno contestato di aver attraversato illegalmente il confine.  "Ho detto loro di non averlo fatto di proposito e che non avevo capito cosa stava accadendo" ha raccontato alla CBC. Inoltre la ragazza ha fatto notare agli agenti che non ci sono segnali che indichino il confine. 

"Dicevo a me stessa: beh, posso aver pure attraversato il confine, loro probabilmente mi multeranno e io chiederà loro di riportarmi in Canada o loro mi daranno un avvertimento", purtroppo la giovane non parla bene l'inglese e non aveva documenti con sé è stata quindi trasferita al Centro di detenzione Northwest Tacoma, gestito dal dipartimento della Homeland Security, ben 200 km più a sud. 

"Mi hanno messa in un veicolo con sbarre e mi hanno portata nella struttura. Mi hanno chiesto di rimuovere tutto quello che avevo addosso, a partire dalla gioielleria, e mi hanno perquisita ovunque. Allora ho capito che la cosa si stava facendo molto seria, ho iniziato a piangere".  

Dal centro le è stato permesso di contattare la madre, Christiane Ferne. Ma anche se la mamma è arrivata subito con il passaporto della ragazza e il permesso di studio, i dipendenti del sito hanno detto che i documenti dovevano essere verificati dalle autorità canadesi, e ci sarebbe voluto del tempo. Alla fine quella corsetta lungo la spiaggia è durata due settimane.