Lunedì 29 Aprile 2024

Francia, doppio scandalo. Si dimette ministro, nuove accuse a Fillon

Si dimette il ministro dell'Interno Le Roux per l'assunzione in Parlamento delle due figlie minorenni. Il candidato della destra indagato anche per falso e truffa aggravata

Doppio scandalo in Francia: Bruno Le Roux e Francois Fillon

Doppio scandalo in Francia: Bruno Le Roux e Francois Fillon

Parigi, 21 marzo 2017 - Nuovo doppio scandalo politico in Francia: da una parte il ministro dell'Interno, Bruno Le Roux, si è dimesso dopo le rivelazioni sull'assunzione delle due figlie come assistenti parlamentari dal 2009, quando erano ancora minorenni, al 2016. Dall'altra il candidato gollista alle presidenziali francesi Francois Fillon finisce di nuovo nei guai: avrebbe ottenuto 46.500 euro per organizzare un incontro tra un miliardario libanese, il presidente russo Putin e il capo del colosso petrolifero francese, 'Total' Patrick Pouyanne. Non solo: l'inchiesta sui presunti impieghi fittizi a moglie e figli si è appesantita di nuovi capi d'accusa, tra cui falso e truffa aggravata. 

LE FIGLIE MINORENNI - Secondo l'emittente tv Tmc, Le Roux avrebbe assunto le due figlie durante diversi periodi di vacanze dalla scuola da quando loro avevano 15 e 16 anni. Le figlie hanno così firmato una 14 e una 10 contratti con l'Assemblea nazionale come assistenti del padre, quando andavano alle scuole superiori e all'inizio della carriera universitaria. Sempre secondo Tmc i contratti, di appena qualche giorno, prevedevano remunerazioni comprese fra 850 e 3.500 euro al mese, per un totale di circa 55mila euro. E' il socialista Matthias Fekl a prendere il posto di Bruno Le Roux, annunciano le autorità francesi.

LE INDAGINI - Le dimissioni seguono la notizia che la procura finanziaria di Parigi ha aperto un'indagine preliminare sul caso delle figlie minorenni assunte in parlamento da Le Roux. La procura finanziaria è la stessa che indaga sul candidato della Destra, Francois Fillon, travolto dallo scandalo sui presunti impieghi fittizi a moglie Penelope e figli all'Assemblée Nationale. La 'bomba' è scoppiata nel primo pomeriggio, quando la procura finanziaria di Parigi, aveva annunciato l'apertura di un'indagine preliminare contro il fedelissimo di Hollande, ex capogruppo dei socialisti in parlamento. Tra gli inviti a lasciare, anche quello del candidato socialista alle presidenziali, Benoit Hamon ("dimettersi sarebbe più prudente", aveva detto questo pomeriggio da Bruxelles) e Damien Abad, portavoce dello stesso Fillon. Una presa di posizione che ha suscitato scalpore sui social. "Da che pulpito...", ha scritto qualcuno.

IL MINISTRO - Le Roux ha dichiarato alla stampa di avere presentato le dimissioni al presidente François Hollande perché la sua "responsabilità è di preservare l'azione del governo". "Non voglio in alcun modo che questo caso possa danneggiare il governo. Le mie responsabilità in materia di lotta al terrorismo, criminalità, gestione dei flussi migratori non permettono di prestare il fianco a nessun tipo di strumentalizzazione", continua. Entrando nel merito Le Roux si difende dicendo che i contratti delle figlie sono "ufficiali, conformi alle norme giuridiche dell'Assemblea nazionale" e "corrispondevano a lavori effettuati".

FILLON, NUOVO SCANDALO - Nuova pesantissima tegola sulla testa del candidato gollista alle presidenziali francesi del (23 aprile/7 maggio) Francois Fillon. Documenti sequestrati all'Assemblée Nationale lasciano ipotizzare che l'ex uomo forte dei Républicains abbia prodotto dei falsi per giustificare gli stipendi della moglie Penelope. Di più. Secondo il Canard Enchainé, Fillon avrebbe ricevuto 50.000 dollari (46.500 euro) come intermediario per organizzare nel 2015 un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin, un miliardario libanese e l'amministratore delegato di Total, Patrick Pouyanné.