Mercoledì 24 Aprile 2024

Brexit, la Camera obbliga Johnson a rendere pubblici i piani sul no-deal

Inoltre i Comuni hanno ottenuto che siano resi pubblici anche le chat private di Downing Street sul progetto di sospendere i lavori dell'aula per favorire divorzio traumatico dalla Ue

Brexit, la Camera dei Comuni (Ansa)

Brexit, la Camera dei Comuni (Ansa)

Londra, 9 settembre 2019 - Il governo di Boris Johnson sarà costretto a rendere pubblici i documenti sui suoi piani per la Brexit no-deal, e le chat private di Downing Street e del suoi consiglieri sul progetto di sospendere i lavori dell'aula fino al prossimo 14 ottobre. E' quanto hanno votato oggi, con 311 voti favorevoli e 302 contrari, i deputati della Camera dei Comuni, proprio nel loro ultimo giorni di lavori prima di cinque settimane di stop voluti dal premier.

La mozione, appoggiata dalle opposizioni, è stata presentata dal deputato conservatore ribelle Dominic Grieve. L'obiettivo è di sbugiardare il governo, che ha sempre detto ufficialmente che la chiusura dell'aula a ridosso della Brexit, serve solo a preparare meglio il programma che la regina leggerà il 14 ottobre, e non, come è convinta tutta la Gran Bretagna, a impedire ai deputati di esprimersi contro un divorzio traumatico dall'Unione europea il prossimo 31 ottobre. 

L'approvazione della mozione Grieve re e 302 contrari, confermando il fatto che il premier ha perso il controllo dell'aula. Inoltre i piani per il no-deal, la cosiddetta "operazione Yellowhammer", il governo avrebbe dovuto pubblicarli, ma la scorsa settimana ha fatto marcia indietro, secondo le indiscrezioni perchè avrebbero rischiato di spaventare il Paese con gli scenari catastrofici che contengono.