Giovedì 25 Aprile 2024

Gran Bretagna, si dimette il ministro per la Brexit. Al suo posto Dominic Raab

L'ex ministro Davis si è dimesso per la linea morbida scelta dal Governo con Bruxelles. "Londra in una posizione debole" ha detto Davis. "Non sono d'accordo" - commenta Theresa May.

David Davis

David Davis

Londra, 9 luglio 2018 - Dominic Raab, sino ad oggi ministro per la casa, è stato nominato dal premier Theresa May nuovo ministro per l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, in seguito alle dimissioni dell'ex ministro David Davis, l'euroscettico da due anni a capo del Dipartimento per la Brexit. Davis, che è stato seguito anche dai sottosegretari Steve Baker e Suella Braverman, non ha accettato la svolta del governo verso una strategia più conciliante con Bruxelles. Venerdì scorso infatti per cercare di sbloccare le trattative con l'Unione Europea il Primo ministro del Regno Unito Theresa May aveva imposto al Consiglio dei ministri una linea più soft con l'Unione Europea e in particolare la creazione di un'area di libero scambio tra Bruxelles e Londra sulla base di regole comuni. Un compromesso che però non è stato gradito dalle file più estremiste dei sostenitori della Brexit, tra cui il ministro Davis, che prima di rassegnare le dimissioni ha commentato: "La direzione generale della politica del governo, nella migliore delle ipotesi, lascerà la Gran Bretagna in una posizione debole nei negoziati con l'Unione Europea, e forse senza via d'uscita. Penso che la May sia un buon ministro ma abbiamo strategie diverse", conclude il ministro. "Non sono d'accordo con questa descrizione", ha risposto il premier britannico che, pur rischiando un effetto domino tra i membri dell'Esecutivo e la frantumazione del Partito Conservatore, ha ringraziato il ministro: "Desidero ringraziarti calorosamente per tutto ciò che hai fatto negli ultimi due anni come Segretario di Stato per dare forma alla nostra uscita dall'Unione Europea". 

Molte volte il ministro Davis aveva minacciato di dimettersi per la linea morbida che il Governo britannico aveva adottato nelle trattative con Bruxelles. L'euroscettico era stato nominato due anni fa per dirigere il Dipartimento per l'uscita dall'Unione Europea, divenendo il volto pubblico della Brexit. Negli ultimi mesi però il suo ruolo è stato sempre più oscurato, forse per paura dei vertici del Paritito della linea troppo dura del ministro. 

Le dimissioni "in un momento così cruciale dimostrano che Theresa May non ha più autorità e non è in grado di ottenere la Brexit". Lo ha scritto su Twitter il leader del Partito laburista inglese, Jeremy Corbyn. "Con il suo governo nel caos - continua Corbyn - è chiaro che May è più interessata a temporeggiare per il proprio interesse che a servire il popolo del nostro Paese".