President Barack Obama, joined by from left, Rep. Earl Blumenauer, D-Org., Rep. Eddie Johnson, D-Texas., Rep. David Reichert, R-Wash., and Sen. Orrin Hatch, R-Utah, signs House Resolution 644, the Trade Facilitation and Trade Enforcement Act of 2015, in the Oval Office of the White House, in Washington,Wednesday, Feb. 24, 2016. (ANSA/AP Photo/Carolyn Kaster)

Roma, 25 febbraio 2016 - Nei giorni in cui tiene banco la polemica tra Italia e Stati Uniti per la notizia, rivelata da Wikileaks, di Silvio Berlusconi spiato dagli alleati americani nel periodo in cui era premier, arriva la firma di Barack Obama alla legge che estende la protezione della privacy "non solo dei cittadini americani ma anche di quelli stranieri" dei Paesi alleati. Secondo la legge siglata dal presidente degli Stati Uniti, i cittadini, rende noto la Casa Bianca, potranno fare causa al governo degli Stati Uniti se i loro dati saranno svelati in modo illegale. La legge, che aveva avuto un largo sostegno bipartisan al Congresso, è volta a ricostruire la fiducia tra gli alleati europei dopo le rivelazioni di Edward Snowden, l'ex talpa della Nsa. Intanto sulle presunte intercettazioni, nel 2011, di telefonate del cavaliere da parte dello Special Collection Service (Scs), l'unità speciale dell'Nsa, ieri la procura di Roma ha aperto un fascicolo anche se al momento non ci sono ipotesi di reato né indagati. Sulla vicenda è intervenuta anche il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, interrogata alla Camera dal capogruppi Fi Renato Brunetta. Un duro commento in cui ha spiegato come "un'attività intercettiva verso un governo alleato degli Stati Uniti per noi sarebbe inaccettabile".

Esteri

Roma, 25 febbraio 2016 - Nei giorni in cui tiene banco la polemica tra Italia e Stati Uniti per la notizia, rivelata da Wikileaks, di Silvio&nbsp;Berlusconi<a href="http://www.quotidiano.net/berlusconi-wikileaks-1.1886085"> spiato dagli alleati americani&nbsp;nel periodo in cui era premier</a>, arriva la firma di Barack Obama alla&nbsp;legge che estende la protezione della privacy "non solo dei cittadini americani ma anche di quelli stranieri"&nbsp;dei Paesi alleati. Secondo la legge siglata dal presidente degli Stati Uniti, i cittadini, rende noto la Casa Bianca,&nbsp;potranno fare causa al governo degli Stati Uniti se i loro dati saranno svelati in modo illegale.&nbsp;La legge, che aveva avuto un largo sostegno bipartisan al Congresso, è volta a ricostruire la fiducia tra gli alleati europei dopo le rivelazioni di Edward Snowden, l'ex talpa della Nsa. 
Intanto sulle presunte intercettazioni, nel 2011, di telefonate del cavaliere da parte dello Special Collection Service (Scs), l'unità speciale dell'Nsa, ieri<a href="http://www.quotidiano.net/berlusconi-spiato-1.1915706">&nbsp;la&nbsp;</a><a href="http://www.quotidiano.net/berlusconi-spiato-1.1915706">procura di Roma ha aperto un fascicolo</a>&nbsp;anche se al momento non ci sono ipotesi di reato né indagati. Sulla vicenda è intervenuta anche&nbsp;il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, interrogata alla Camera dal capogruppi Fi Renato Brunetta. Un duro commento in cui ha spiegato come "un'attività intercettiva verso un governo alleato degli Stati Uniti per noi sarebbe inaccettabile".&nbsp; 
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Obama estende la privacy per gli alleati. "Stessi diritti dei nostri cittadini"

Obama estende la privacy per gli alleati. "Stessi diritti dei nostri cittadini" - Esteri

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Obama estende la privacy per gli alleati. "Stessi diritti dei nostri cittadini"

I cittadini potranno fare causa al governo degli Stati Uniti se i loro dati saranno svelati in modo illegale

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