Mercoledì 24 Aprile 2024

Aya, neonata simbolo del terremoto in Siria è in un luogo sicuro dopo un tentato rapimento

La bambina partorita sotto le macerie è sopravvissuta al sisma perché attaccata al cordone ombelicale della madre. Anche in Turchia un tentato sequestro di un bambino in un ospedale

Roma, 16 febbraio 2023 - Aya, la bambina nata sotto le macerie di un palazzo crollato del villaggio siriano di Jindayris, è scampata a un tentativo di rapimento. Sopravvissuta al terremoto che ha colpito Turchia e Siria grazie al fatto di essere collegata al cordone ombelicale della madre, morta insieme al padre, quattro fratelli e una zia, le neonata è stata trasferita "in un luogo sicuro" per essere protetta.

Secondo quanto riportato dalla Bbc infatti la bambina simbolo del terremoto in Siria avrebbe ricevuto attenzioni da parte di un infermiere dell'ospedale di Afrin, dove era stata ricoverata dopo essere stata salvata dalle macerie. L'uomo era stato sorpreso a fotografare la culla con dentro la neonata. Così il direttore della struttura sanitaria Ahmad Hajj Hassan, dopo aver licenziato l'infermiere, ha deciso di trasferire la piccola. Lunedì scorso, alcuni uomini armati, accompagnati dallo stesso infermiere, sono entrati nell'ospedale e hanno poi picchiato il direttore. Ahmad Hajj Hassan ha poi smentito la ricostruzione del tentativo di organizzare il sequestro di Aya, ma la piccola tuttavia è stata trasferita in un luogo sicuro in quanto negli ultimi giorni diverse persone si sono presentate in ospedale sostenendo di essere parenti di Aya, il che ha spinto l'ospedale a chiedere un servizio di sorveglianza.

La piccola Aya in una foto all'ospedale siriano di Afrin (Ansa)
La piccola Aya in una foto all'ospedale siriano di Afrin (Ansa)

La storia di Aya, che in arabo significa "miracolo" ha commosso il mondo e migliaia di persone si sono offerte di adottarla. La direzione sanitaria ha deciso di agire con cautela nel processo di adozione, spiegando che intende dare priorità al benessere della piccola.

Anche in Turchia intanto è scattato l'allarme in un ospedale per un tentativo di rapimento di un bambino. La polizia turca ha arrestato un uomo che cercava di portare via un neonato da un ospedale nel sud della Turchia fingendo di essere un funzionario di polizia nel distretto di Samandag, nella provincia di Hatay. Il personale dell'ospedale si è accorto che il suo tesserino era falso e ha chiamato gli agenti. All'uomo sono state trovate carte d'identità militari e di polizia false, oro e denaro in lire turche, dollari ed euro per un valore di circa 6.500 dollari.

Alcuni genitori della regione hanno espresso il loro allarme per i presunti rapimenti di bambini. Lunedì il ministro della Famiglia turco Derya Yanik ha dichiarato che almeno 1.362 bambini sono stati separati dalle loro famiglie a causa del terremoto.

Ritrovato il corpo di Angelo Zen

Intanto è stato trovato il corpo senza vita di Angelo Zen, l'italiano disperso dal 6 febbraio. Lo fa sapere il ministro degli Esteri Antonio Tajani. La Farnesina è riuscita a contattare tutti i concittadini che erano in Turchia durante il terremoto, tranne uno, l'imprenditore veneto.

Angelo Zen, ritrovato il corpo in Turchia

"Purtroppo è stato ritrovato senza vita il corpo di Angelo Zen. Abbiamo già provveduto ad informare la famiglia e attraverso la nostra Ambasciata in Turchia ad avviare le procedure di rientro della salma in Italia. Mi stringo al dolore dei suoi cari", si legge nel tweet del ministro.