Mercoledì 24 Aprile 2024

Il presentimento dentro una vignetta

La vignetta premonitrice di Charb (Ansa)

La vignetta premonitrice di Charb (Ansa)

“Sempre nessun attentato in Francia”. Sotto la scritta il talebano sdentato sembra sogghignare e dice: “Abbiamo tempo fino alla fine di gennaio per presentare i nostri auguri”.

Presentimento. Sopra la vignetta profetica Le Monde pubblica la foto del direttore di “Charlie Hebdo” Stéphane Charbonnier, Charb per i lettori del settimanale, che mostra il suo giornale. Le sue parole – testamento suonano così: “Meglio morire subito che vivere in ginocchio”. Sapeva di essere nel mirino. Era sotto scorta dal 2011 quando la sede di Charlie Hebdo fu incendiata perché aveva pubblicato diverse caricature di Maometto.

Sorridere per lui era un imperativo morale. “Castigat ridendo mores”, “fustiga i costumi ridendo” di latina memoria. Che vuol dire non cedere alla minaccia. Non sacrificare i nostri valori civili sull’altare della paura. E dedicare al bene supremo della libertà anche la vita. Perché non vale la pena rassegnarsi a consumarla da pecore o da oscurantisti. “L’unica cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura di aver paura”. Con queste parole Roosevelt inaugurò uno dei suoi quattro mandati presidenziali.