Venerdì 26 Aprile 2024

Nagorno Karabakh, è guerra tra Armenia e Azerbaigian. Molte vittime civili

Scambio di accuse tra i due Paesi. Appello al cessate il fuoco di Ue e Russia

L'artiglieria armena in difesa del Nagorno-Karabakh (Ansa)

L'artiglieria armena in difesa del Nagorno-Karabakh (Ansa)

Erevan (Armenia), 27 settembre 2020 - E' guerra, con pesanti scontri armati, tra Armenia e Azerbaigian nella zona contesa del Nagorno Karabakh. I separatisti armeni della regione autonoma azera del Nagorno Karabakh hanno dichiarato la legge marziale e la "mobilitazione generale". Nel Nagorno karabakh i combattimenti stanno provocando "molte vittime" civili.

Azerbaigian, legge marziale e coprifuoco

L'Azerbaigian ha imposto la legge marziale e il coprifuoco nella capitale Baku e in diverse altre città, come conseguenza dei combattimenti. La legge marziale parte a mezzanotte e il coprifuoco rimarrà "in vigore dalle 21 alle 6", ha spiegato ai giornalisti il portavoce della presidenza, Hikmet Hajiyev. Le misure interesseranno, oltre la capitale, una serie di altre città e distretti vicini al fronte del Karabakh.

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Russia: cessate il fuoco

Intanto la Russia ha fatto appello ad Armenia e Azerbaigian per un "cessate-il-fuoco immediato". "Facciamo appello alle parti perché facciano cessare immediatamente il fuoco e intavolino negoziati per stabilizzare la situazione", si legge in una nota del ministero degli Esteri di Mosca. "Bombardamenti intensi - spiega la nota - sono in corso lungo la linea di contatto" fra le due ex repubbliche sovietiche nella regione autonoma del Nagorno Karabakh. 

Nagorno Karabakh, guerra tra Armenia e Azerbaigian (Ansa)
Nagorno Karabakh, guerra tra Armenia e Azerbaigian (Ansa)

Appello della Ue

"Le notizie sulle ostilità dalla zona di conflitto del Nagorno-Karabakh destano grave preoccupazione. L'azione militare deve cessare, con urgenza, per evitare un'ulteriore escalation", scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in merito ai combattimenti tra Armenia e Azerbaigian. "Un ritorno immediato ai negoziati, senza precondizioni, è l'unica via da seguire", aggiunge.

Anche la Farnesina è preoccupata: "Esprimiamo preoccupazione per le notizie di gravi scontri lungo la linea di contatto fra le forze armate azere ed armene. L'Italia chiede alle parti l'immediata cessazione delle violenze e l'avvio di ogni sforzo, in particolare sotto gli auspici dell'OSCE, per prevenire i rischi di ulteriore escalation". 

Lo scambio di accuse

I pesanti combattimenti nella regione del Nagorno Karabakh in Azerbaigian hanno causato vittime civili da entrambe le parti. E' quanto riferiscono sia Baku sia le autorità della regione separatista sostenuta dall'Armenia, che si accusano vicenda di aver iniziato le ostilità. "Ci sono notizie di morti e feriti tra civili e militari", ha riferito la presidenza azera. Anche le autorità del Karabakh hanno riferito che "ci sono vittime civili" tra la popolazione della regione. 

l ministero della Difesa dell'Azerbaigian ha accusato l'Armenia di aver violato il cessate il fuoco del 1994 "all'alba" con "provocazioni su larga scala", con intensi bombardamenti contro le posizioni dell'esercito azero su tutto. Negli attacchi, secondo Baku, Erevan ha usato anche l'artiglieria. Il ministero degli Esteri armeno accusa invece l'Azerbaigian di aver lanciato "missili" contro "insediamenti pacifici, compresa la capitale del Nagorno Karabakh, Stepanakert". Le due parti si accusano reciprocamente di attacchi contro i civili.