New York, 6 marzo 2012 - La politica alimentare delle Nazioni unite e dei singoli governi deve compiere una sterzata decisiva, se si vuole davvero porre rimedio alla deleteria sovraalimentazione di una parte del mondo e alla drammatica sottoalimentazione dell’altra.

E’ questa la sintesi del rapporto che verrà presentato oggi da Olivier de Schutter, incaricato dal Comitato per la Sicurezza Alimentare Mondiale di fare il punto sulle conseguenze di un’errata alimentazione nel mondo.

De Schutter propone interventi drastici, anticipa oggi la Welt online, come ad esempio il blocco delle sovvenzioni all’industria agroalimentare così come concepite finora, che hanno portato solo a distorsioni paradossali, tanto da rendere più economica la produzione di bevande gassate e junk food, piuttosto che di prodotti ortofrutticoli freschi.

Per agire in direzione opposta, de Schutter propone di supertassare i prodotti alimentari contrari ai principi di un’alimentazione corretta: “Imporre tributi su limonate, alimenti zuccherati, salati e ricchi di grassi, e sovvenzionare invece frutta e verdura” è una delle linee guida contenute nel rapporto.

De Schutter sottolinea come una cattiva alimentazione abbia conseguenze enormi sull’economia mondiale: “Le attuali abitudini alimentari sono profondamente disfunzionali. Il mondo paga un prezzo esorbitante per non riuscire ad imporre principi nutrizionali corretti all’industria alimentare”.