{{IMG_SX}}Teheran, 14 giugno 2008 - L'alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, Javier Solana, oggi ha presentato all'Iran un'offerta definita "ampia e generosa" di cooperazione della comunità internazionale, per tentare di ottenere da Teheran la sospensione delle attività di arricchimento dell'uranio in cambio di incentivi. Ma l'Iran ha già respinto la proposta.


"La posizione dell'Iran è chiara: nessuna condizione preliminare su una sospensione delle nostre attività nucleari può essere accettata", ha dichiarato questa mattina il portavoce del governo iraniano, Gholam Hossein Elham.


Solana ha presentato stamattina la sua offerta al ministro degli Esteri iraniano, Manouchehr Mottaki, prima di incontrarsi oggi pomeriggio con il responsabile del dossier nucleare, Said Jalili. In un comunicato Mottaki, in parte sfumando le affermazioni del collega, il portavoce del governo Elham, ha messo sulla bilancia diplomatica un pacchetto iraniano di proposte per definire "le grandi questioni del mondo".


Questo documento di due pagine era stato consegnato alle Nazioni Unite a metà maggio ma non aveva riscosso alcuna significativa reazione ufficiale. Probabilmente perché nel documento veniva proposto di creare in Iran un consorzio per l'arricchimento dell'uranio.


"La risposta dell'Iran all'offerta del gruppo '5+1' (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza Onu - Cina, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Russia - più la Germania) dipende dalla risposta logica e costruttiva del '5+1' al pacchetto iraniano", ha detto Mottaki.


 

LA DELUSIONE DI BUSH

Intanto, da Parigi, dove si trova in visita di Stato, il presidente Usa George W. Bush si è detto "deluso che i dirigenti (iraniani) abbiano respinto questa offerta generosa". Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha aggiunto, in una conferenza stampa congiunta, che "lo sviluppo da parte dell'Iran della bomba atomica è inaccettabile".
Mercoledì il presidente Mahmoud Ahmadinejad aveva ribadito che l'Iran non intende rinunciare alla sua "dignità" in materia nucleare in cambio di vantaggi. L'offerta presentata dal gruppo '5+1' è una versione rivista di quella che Solana aveva presentato due anni fa all'Iran e che era stata puntualmente respinta.


Parlamentari conservatori iraniani e i media ufficiali hanno criticato la visita del capo della diplomazia europea. L'agenzia stampa Fars, ritenuta vicina al presidente Ahmadinejad, l'ha interpretata come una "messa in scena programmata per ostacolare la strada del progresso verso il nucleare dell'Iran e privare il paese dei suoi diritti legittimi".


Da parte loro, le grandi potenze "riconoscono
il diritto dell'Iran di sviluppare la ricerca, la produzione e l'utilizzo dell'energia nucleare a fini pacifici". Propongono, come nel 2006, di aiutare l'Iran a dotarsi delle "tecnologie più moderne" e di garantire l'approvvigionamento di combustibile nucleare. Per quanto riguarda l'aviazione civile, Washington, come nel 2006, è pronta a fornire i pezzi necessari per migliorare la vecchia flotta iraniana di Boeing, al momento sotto embargo.


LE PROPOSTE DEI 5+1

I sei paesi negoziatori propongono anche di "normalizzare le relazioni economiche e commerciali" con Teheran e di aiutare l'Iran a giocare un ruolo importante per la sicurezza nel Medio Oriente. Ma l'Iran dovrà piegarsi alle quattro risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, tra cui tre di sanzioni, che prevedono la sospensione dell'arricchimento dell'uranio e una più ampia cooperazione con l'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea). Nell'ultimo rapporto l'Aiea aveva criticato duramente il rifiuto di Teheran a chiarire gli aspetti potenzialmente militari del suo programma nucleare.