{{IMG_SX}}Dura da quasi sessant'anni il conflitto tra le autorità di Pechino e il governo tibetano per il controllo del 'Tetto del mondo'.

 

Ecco una cronologia delle tappe principali:

- 1950: la Cina invade la parte orientale del Tibet.
- 17 nov. 1950: il 14simo Dalai Lama, Tenzin Gyatso, assume a 15 anni in pieni poteri.
- 23 mag. 1951: i leader tibetani sono forzati a firmare un trattatoche pone la regione sotto l'amministrazione della Cina.
- 1954: la popolazione resiste all'occupazione cinese.
Scontri e disordini.
- lug. 1954: il Dalai Lama visita la Repubblica Popolare cinese. Ha un incontro con Mao Tse Tung.
- mar. 1959: gli scontri tra la resistenza tibetana e i cinesi provocano decine di migliaia di vittime (90.000 solo a Lhasa).
- 17 mar. 1959: dopo la durissima repressione inizia l'esilio del Dalai Lama e dei suoi ministri a Dharamsala, nel Nord dell'India.
- 1963: Pechino vieta agli stranieri di visitare il Tibet (il divieto rimarrà in vigore fino al 1971).
- 1965: il governo cinese crea la regione autonoma del Tibet e favorisce il trasferimento dei cinesi nella zona.
- 1966: la «Rivoluzione culturale» porta alla distruzione di monasteri e altri beni della tradizione tibetana.
- 1979: primo contatto tra il Dalai Lama e i rappresentanti di Pechino dal suo esilio.
- 21 set. 1987: il leader religioso tibetano presenta al Congresso statunitense il suo 'Piano di pace per il Tibet in cinque puntì.
- 7 mar. 1989: dopo tre giorni di scontri e violenze, il governo cinese impone la legge marziale a Lhasa.
- 10 dic. 1989: il Dalai Lama è insignito del Premio Nobel della pace.
- ago. 1994: la comunità tibetana in Svizzera accusa la Cina di essere responsabile della morte di 1,2 milioni di tibetani e della distruzione sistematica di oltre 6.300 templi e siti storici.

- 1995: il Dalai Lama afferma che Gedhun Choekyi, un bambino di sei anni, è la reincarnazione del Panchen Lama (seconda figura religiosa del buddismo tibetano), ma le autorità cinesi lo mettono agli arresti domiciliari e incoronano Gyancain Norbu, como undicesimo Panchen.
- dic. 2000: nuovi contatti tra Pechino e il governo tibetano in esilio, il quale avanza nuovamente la cosiddetta proposta del «cammino intermedio», ideata dal Dalai Lama nel 1979: rinunciare all'indipendenza in cambio di un'autonomia che permetta alla popolazione di conservare la propria identità.
- 2001: Samthong Rinpoche viene eletto primo ministro del governo in esilio.
- set. 2002: il presidente della Regione autonoma del Tibet riceve ufficialmente gli inviati del Dalai Lama, nella prima riunione di funzionari di alto rango dopo la rottura del 1993.
- 24 giu. 2003: l'India firma un accordo con la Cina nel quale si impegna a riconoscere il Tibet come provincia cinese, ma continua a riconoscere lo status di rifugiato al Dalai Lama e al suo governo.
- mag. 2004: le autorità di Pechino firmano un documento in cui si respinge la richiesta tibetana di maggiore autonomia (sul modello attuato con Hong Kong).
- mar. 2005: in un'intervista al 'South China Morning Post', il Dalai Lama afferma di aver accettato che il Tibet sia parte della Repubblica popolare cinese.
- 3 lug. 2006: inaugurato il primo collegamento ferroviario tra Pechino e Lhasa.