Venerdì 26 Aprile 2024

Auto elettriche in crisi: a ottobre vendite calate del 48%

Gli incentivi non spingono gli acquisti. E il nostro Paese è sempre più fanalino di coda in Europa

Auto elettriche

Auto elettriche

Niente da fare: gli incentivi non tirano le vendite di auto elettriche. Al punto che le risorse stanziate dal Governo Draghi per sostenere l’acquisto delle full Electric e delle ibride plug-in sono rimaste nei cassetti del Mise: oltre 142 milioni di euro per le prime e più di 152 milioni per le seconde. Ora si vedrà se l’apertura al noleggio e l’introduzione del bonus al 50% per i redditi con Isee inferiore ai 30mila euro servirà a sbloccare i fondi messi a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico. Ma non è un caso la scarsa attrattività degli incentivi. In Italia, infatti, le auto elettriche non hanno mai sfondato e non c’è sussidio che tenga. Gli ultimi dati parlano chiaro: le immatricolazioni continuano a diminuire. Dopo un calo del 40% delle vendite di auto interamente elettriche a settembre, a ottobre la contrazione è stata del 48%. Dati che sono in linea con quelli raccolti dal Bev Italy Progress Index di Quintegia: nel terzo trimestre 2022 è crollato il mercato delle vetture elettriche, -34,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Cresce, però, il numero delle stazioni di ricarica che, secondo Motus E, arriva a 32.776 punti. Di questi 2mila sono stati costruiti negli ultimi tre mesi e il 41% ha una potenza superiore ai 50 kilowatt, fondamentale per ricaricare velocemente. I punti di ricarica si trovano in 16.700 infrastrutture di ricarica (le famose colonnine) e 13.225 location accessibili al pubblico, delle quali, il 75% è collocato su suolo pubblico (strada) mentre il restante 25% su suolo privato a uso pubblico (come supermercati o centri commerciali). Cresce, rispetto alle rilevazioni precedenti, anche la quota di punti ad accesso pubblico su suolo privato (che nelle precedenti rilevazioni si attestava intorno al 23%).

Sulle autostrade, invece, le stazioni sono aumentate del 32% con un totale di 310 punti di servizio. A ottobre, le immatricolazioni di Bev, acronimo di Batterly Electric Vehicle, sempre secondo Motus E, calano nel segmento privati e in quello del noleggio a lungo termine rispettivamente del 48,38% e di circa il 10%. Guardando alle immatricolazioni delle auto Bev da gennaio a ottobre 2022 il mercato italiano registra 39.400 unità contro le 54.166 unità immatricolate nello stesso periodo del 2021, con un calo sul mercato totale del 3,59% contro il 4,26% del 2021. In questo mese il parco circolante presenta 161.538 auto Bev. Per quanto riguarda i confronti internazionali, l’Italia risulta il fanalino di coda. Basti pensare che in Germania si immatricolano nel solo mese di settembre più veicoli elettrici di quanti se ne sono immatricolati in Italia da inizio anno, con una quota di mercato che a settembre sfiorava il 20% (19,8%). Non solo. Il nostro Paese è anche l’unico (tra quelli di dimensioni analoghe) ad avere una quota di mercato dei veicoli Bev in calo nei primi 7 mesi (-19,7%), mentre negli altri la quota sale di un valore che oscilla dal +13% della Germania (che conta ormai circa 200.000 Bev vendute da inizio anno) al +81% del Belgio, nonostante in tutti questi Paesi il mercato sia in sofferenza. Secondo Motus-E, la colpa delle basse immatricolazioni non è dell’insufficienza della rete di ricarica pubblica. L’Italia, infatti, ha più punti di ricarica per veicolo elettrico del Regno Unito, della Francia, della Germania e della Norvegia, mentre il livello di potenza media degli stessi è più alto della media Europea. Anche in termini di punti di ricarica pubblici per 100mila abitanti, quindi senza considerare la penetrazione di mercato dei veicoli elettrici, l’Italia è avanti rispetto alla Francia che conta nel 2022 una quota di mercato di auto Bev oltre il 12% (rispettivamente 49 e 44 punti di ricarica ogni 100mila abitanti). Sul tema delle auto elettriche nei giorni scorsi è uscito anche un interessante studio della Cna Lombardia. Nella regione, solo lo 0,4% dei veicoli è elettrico (pari a 23.429 unità), mentre sulle nuove immatricolazioni questi pesano per il 5,4%, contro il 46% delle auto a benzina, il 35% di ibride e il 13% di vetture a gasolio. e