Mercoledì 24 Aprile 2024

Un nuovo welfare sanità e pensioni, il futuro delle assicurazioni è adesso

In un quadro complesso come quello che stiamo vivendo, le sfide di Ania secondo la presidente Farina

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"Quale sarà il futuro del nostro futuro?". Parte da questo interrogativo l’Assemblea annuale Ania che si è svolta, quest’anno, in uno scenario definito dalla presidente dell’associazione, Maria Bianca Farina, "effettivamente difficile, complesso, quasi drammatico per certi aspetti". Il biennio 2022-2023 presenta diverse sfide per il settore assicurativo che deve fronteggiare il rallentamento della domanda dei risparmiatori, i timori di un aumento del costo dei sinistri nei rami elementari e la perdita del valore del portafoglio titoli, a causa del repentino rialzo dei tassi di interesse.

"Di per sé i tassi più alti non sono un problema per l’industria assicurativa ma – spiega Farina – la velocità del rialzo rende di cruciale importanza riuscire a mantenere una raccolta positiva per garantire investimenti con rendimenti sensibilmente superiori a quelli ottenibili solo pochi mesi fa". Ma proprio in tale contesto – forte investimenti complessivi che hanno sfiorato i 1050 miliardi e di una raccolta netta positiva che garantisce ogni anno un flusso di risorse da immettere nell’economia – il settore assicurativo ha voluto sottolineare la centralità della propria mission volta a "rafforzare la protezione degli italiani attraverso le coperture sui rischi e nello stesso tempo investire". Un ruolo "ponte tra i risparmiatori e l’economia del Paese" che, come annunciato da Farina, vedrà il settore "investire in complementarietà con il Pnrr". Sul fronte del welfare il piano presentato dalla presidente di Ania punta a favorire la diffusione delle coperture integrative – che in Italia rappresentano solo il 6% del finanziamento complessivo delle pensioni, contro il 50% nel Regno Unito e il 52% nei Paesi Bassi – attraverso iniziative mirate e innovazione di prodotto.

In tema di sanità, tra gli obiettivi, vi è quello di rendere la spesa sanitaria mutualizzata accessibile ai soggetti più vulnerabili e di promuovere l’offerta assicurativa di percorsi di prevenzione. "Una quota significativa della spesa diretta, oggi pari a 34 miliardi di euro all’anno, – afferma Farina – potrebbe così transitare verso forme mutualizzate del rischio. Il ruolo della sanità integrativa potrebbe evolvere da una logica basata sul rimborso della prestazione a una presa di carico di cittadini e pazienti lungo l’intero percorso della salute, grazie in larga parte allo sviluppo della telemedicina". L’Ania propone, inoltre, l’istituzione di un sistema integrativo, in partnership con il pubblico, per la copertura dei bisogni di cura e assistenza nelle età avanzate.

Largamente sottoassicurato, il settore agricolo vedrà un ampliamento dell’offerta anche attraverso coperture modulari di filiera agroalimentare. Farina ha, inoltre, sottolineato la necessità di "dotare l’Italia di un sistema misto di gestione dei rischi catastrofali, in analogia con quanto si riscontra all’estero". Tra le iniziative illustrate da Ania a sostegno all’economia produttiva figura la nuova partnership con Sace che – spiega Farina – "attraverso una garanzia pubblica, favorirà il rilascio di fideiussioni assicurative alle pmi per ottenere la dilazione dei pagamenti sui consumi energetici".

Per affrontare l’impatto dell’inflazione sul ramo RC Auto, la presidente di Ania ha evidenziato l’urgenza di riforme organiche del sistema: "dalla revisione del bonus-malus alla modifica dell’imposizione fiscale sui premi, molto penalizzante nel confronto con l’Europa, alla definizione univoca del risarcimento dei danni per lesioni gravi alla persona".