Sabato 27 Aprile 2024

Tim, il cda revoca deleghe a Amos Genish

L'ad di fatto è stato sfiduciato dai 10 consiglieri in quota Elliott. Vivendi: "Mossa cinica e pianificata in segreto". Fonti del fondo americano: "Sosteniamo la revoca, ora il cda adotti il nostro piano"

Tim, sede di Rozzano (Imagoeconomica)

Tim, sede di Rozzano (Imagoeconomica)

Milano, 13 novembre 2018  - Il Cda di Tim ha revocato, a maggioranza e con effetto immediato, tutte le deleghe conferite al consigliere Amos Genish e ha dato mandato al presidente, Fulvio Conti, di finalizzare ulteriori adempimenti riguardo al rapporto di lavoro del manager. In conformità al piano di successione degli amministratori esecutivi adottato dall'azienda - si legge in una nota -, le deleghe revocate al consigliere Genish sono state provvisoriamente assegnate al presidente. 

L'ad di fatto è stato sfiduciato dai 10 consiglieri in quota Elliott che pur essendo azionista con l'8,65% ha la maggioranza nel board. È stato portato alla luce lo scontro mai sopito con l'azionista di maggioranza, i francesi di Vivendi che hanno il 23,94% del gruppo e che sono pronti a chiedere la convocazione dell'assemblea.

CONTI - "Posso assicurarvi che siamo fortemente impegnati a garantire continuità nella gestione, ma anche nel realizzare un nuovo Piano che salvaguardi gli interessi dei clienti, dei dipendenti, dei nostri azionisti e di tutti gli stakeholders". Così il presidente di Tim, Fulvio Conti, in una lettera ai dipendenti spiega quanto deciso oggi dal cda e rassicura sul futuro. 

VIVENDI - Un portavoce di Vivendi: "È stata una mossa molto cinica e volutamente pianificata in segreto, per creare la massima destabilizzazione e influenzare i risultati di Tim, e dopo un diniego ufficiale di domenica, senza la conoscenza di molti membri del consiglio e mentre l'amministratore delegato stava negoziando per Tim e portando avanti il suo doveri dall'altra parte del mondo. Denunciamo la destabilizzazione di questa decisione e il metodo vergognoso".

FONTI ELLIOTT - Fonti vicine a Elliott affermano che Genish "ha fatto parte dello screditato regime di Vivendi e sebbene non fossimo stati preventivamente informati di questa decisione del consiglio, sosteniamo la revoca. Il consiglio di amministrazione ha ora l'opportunità di fare la cosa giusta e di agire nel migliore interesse di tutti gli stakeholder, adottando le proposte del piano di Elliott per la creazione di valore". Le stesse fonti spiegano che "Genish ha avuto l'opportunità di creare valore e Elliott lo ha supportato. Nella realtà non sono stati fatti reali progressi e, al contrario, ha dimostrato di rappresentare un impedimento per la creazione di valore". E aggiungono: "Durante il suo mandato il rendimento per gli azionisti è stato pari a -33.5%. "Per questa ragione il consiglio ha deciso di lasciarlo andare".

NUOVO AD - Secondo fonti vicine ai membri del board il favorito a subentrare al manager israeliano sarebbe Alfredo Altavilla. In seconda istanza si valuta Rocco Sabelli. Il cda per la nomina del nuovo a.d. è convocato il 18 novembre.

TIM DIFFIDA VIVENDI - Tim contro Vivendi e contro la stampa francese per le accuse a Elliott di manipolazione: "diffida dal diffondere notizie false e fuorvianti, che hanno l'unico effetto di danneggiare società e azionisti". L'azienda ribadisce in una nota che il cda è indipendente, che Genish non ha raggiunto gli obiettivi del suo stesso piano, da cui derivano le svalutazioni. E riguardo l'assemblea sui revisori "il Cda non ha assunto una decisione" e non esiste "alcuna norma che imponga la nomina" prima dell'assemblea 2018.  

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