Mercoledì 24 Aprile 2024

Il mercato è difficile Meglio non sfidarlo

Davide

Biocchi

I mercati finanziari salgono, oppure scendono. Questa affermazione sembra un’ovvietà, ma in realtà è solo parzialmente vera. Le Borse possono infatti anche stazionare a lungo su determinati valori e in effetti questo è ciò che fanno per la maggior parte del tempo. Solo ogni tanto si verificano infatti quegli ‘strappi’ che ripagano in tempi brevi gli operatori più scaltri. Vista da questa prospettiva, la professione del trader sembrerebbe quindi piuttosto semplice: armato di pazienza, quando si accorge che le Borse iniziano a salire, egli deve solo cogliere l’attimo e il gioco è fatto. Tutto qui? Apparentemente sì, ma statistiche implacabili dicono che la maggioranza ci perde. Perché? Anzitutto il trading richiede tempismo. Le opportunità si presentano di rado e bisogna agire rapidamente per sfruttarle appieno. Chi non riesce a coglierle al volo si trova a dover inseguire il treno e spesso non riesce più a salire a bordo. Ma c’è anche altro... Gli operatori sono spesso vittime della convinzione errata che prezzo conveniente sia sinonimo di prezzo basso. Questa logica sbagliata alimenta la deleteria ricerca di affari a prezzi scontati. Nel trading il concetto di convenienza è infatti contrario all’intuizione. Poiché il guadagno sui mercati si ottiene intuitivamente vendendo a un prezzo superiore a quello di acquisto, ciò che conta è focalizzarsi sulla dinamica crescente del prezzo, trascurando il ‘quanto costa’ in termini di valore assoluto. Liberarsi dall’ancestrale convinzione che convenienza significhi basso prezzo è però emotivamente complicato, poiché siamo legati istintivamente a questa equazione. Ecco perché così tanti faticano ad avere successo nel trading. Essere un bravo trader è difficile perché richiede intuito, capacità analitiche, eccezionale abilità di gestione emotiva e capacità di mettere da parte il proprio ego. In sintesi, il trading è una sfida appassionante che offre opportunità uniche ma, per ottenere successo, serve accettare di non essere infallibili. Gli errori sono inevitabili e serve affrontarli e metabolizzarli, per impedire alle perdite di trasformarsi in voragini, destinate altrimenti a impattare negativamente anche sull’operatività futura. Consapevole di non essere in grado di determinare le sorti del mercato, un trader dovrà quindi adeguarsi alle tendenza, evitando di mettersi di traverso e semmai assecondandone il trend, specie quando non si trova in sintonia con esso.

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