Venerdì 26 Aprile 2024

Saldi 2020 oggi al via. Perché si rischia il flop

La stagione delle occasioni invernali in realtà è già partita. L'allarme dei consumatori

Saldi 2020 al via

Saldi 2020 al via

Milano, 2 gennaio 2020 - Neppure il tempo di andare nei negozi a cambiare qualche regalo non proprio gradito ricevuto sotto l’albero o di riciclare qualche dono per la Befana – se non rivendere i maglioni dalla taglia sbagliata su Internet (un trend che secondo Coldiretti/Ixé riguarda un italiano su quattro) – che già riparte la stagione degli acquisti con lo sconto. Ovvero, il periodo dei saldi invernali 2020.

Saldi 2020, quando iniziano regione per regione

Il via oggi dalla Sicilia (giovedì 2 gennaio) mentre le altre regioni hanno fissato la partenza delle vendite di fine stagione per sabato 4 (data che riguarderà anche Lombardia, Marche, Liguria e Toscana) e domenica 5 (come in Emilia Romagna e Umbria). L’anno scorso, secondo Confcommercio, la spesa media pro capite durante i saldi era stata di 141 euro per un giro d’affari di circa 5 miliardi. Quest’anno, pur calcolando cifre di spesa più alte, secondo il Codacons i saldi rischiano di essere un flop con una media di 145 euro, una flessione del 10% e solo quattro italiani su dieci che faranno acquisti. Per Federconsumatori il budget di spesa sarà più alto (179 euro) ma ci sarà comunque un calo dell’1,3%.

Effetto Black Friday

A frenare i saldi, spiegano i consumatori, è la nuova moda del Black Friday, che assorbe una quota consistente di spesa natalizia, ma anche la vicinanza alle Festività. Giudizio, questo, condiviso dai commercianti che chiedono che il periodo dei saldi sia posticipato e ridotto dagli attuali 45-60 giorni. Per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, andrebbero addirittura aboliti, consentendo libertà di sconti tutto l’anno.

Del resto, se nei prossimi giorni scatteranno le code in negozi, boutique e cittadelle dello shopping (outlet) a caccia soprattutto dei capi griffati scontati, già da settimane sono partiti i saldi anticipati (non previsti dalla legge) con gli inviti via sms ed e-mail a partecipare a vendite private ed esclusive inviati ai clienti e ai possessori di carte fedeltà. Non solo, se la legge disciplina solo le vendite di fine stagione di capi di abbigliamento, calzature e accessori, ormai il marketing dei saldi riguarda tutto il commercio (arredamento, tempo libero e sport, elettronica ed elettrodomestici, cosmesi e cura della casa) mentre chi vende online non è tenuto a rispettare le norme dei saldi.

Norme che impongono di indicare il prezzo normale di vendita (che sarebbe bene controllare in questi giorni prima della partenza dei saldi), lo sconto e il prezzo finale. Federconsumatori ricorda di non lasciarsi ingolosire da ribassi esagerati (pari o superiori al 60%), controllare con attenzione le etichette e conservare lo scontrino. La possibilità di cambiare il capo, avverte Confcommercio, è lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo della riparazione, sostituzione o rimborso. Per quanto riguarda la prova dei capi, non c’è un obbligo che riguarda invece l’accettazione dei pagamenti con bancomat e carta di credito anche durante i saldi.  

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