Giovedì 25 Aprile 2024

Colpo di spugna sui debiti fiscali. Cestinate le cartelle fino a mille euro

La nuova rottamazione prevede sconti progressivi per le cifre superiori. Leo: "Ma non è un condono"

Arriva la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, la quarta della serie. La "tregua fiscale" entrerà nella prossima manovra economica con nuovo "saldo e stralcio" (in pratica, un condono) per gli importi fino a mille euro. Saranno previste forti agevolazioni per quelle fino a 3mila euro oltre alla possibilità di rateizzare le cartelle con importi superiori. I dettagli saranno resi noti solo nei prossimi giorni, quando il ministero dell’Economia completerà i calcoli per valutare le opportune coperture. Resta ancora in bilico, invece, il capitolo sull’estensione della flat tax cosiddetta "incrementale" al 15% anche per i dipendenti. In questo caso si punterebbe ad alleggerire il carico fiscale sui premi di produttività erogati nel settore privato e che superano i 3mila euro all’anno. Ma ecco in sintesi le principali novità allo studio dell’esecutivo.

Cartelle fino a 1.000 euro

La "sanatoria" riguarderà tutti i contribuenti che hanno ricevuto una cartella esattoriale fino a mille euro relativa al periodo fra il 2000 e il 2015. L’annuncio è arrivato dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo: "Non vogliamo fare condoni o sconti – ha spiegato in tv –, ma in questi casi gli oneri di riscossione sono più elevati delle somme che l’Agenzia delle Entrate può effettivamente incassare". Il "saldo e stralcio" dovrebbe sanare ogni forma di tributo o imposta dovuti e non pagati: dalle multe all’Imu, dall’Iva all’Irpef. Non è escluso che nell’elenco possano essere inseriti anche i contributi previdenziali non versati. In questo caso le cartelle sarebbero cestinate e la posizione fiscale regolarizzata senza alcun onere per il contribuente.

Cartelle fra 1.000 e 3.000 euro

Per le cartelle fra mille e 3mila euro, sempre per quelle relative al periodo fiscale 2000-2015, non si prevede una sanatoria ma la possibilità di regolarizzare la posizione pagando solo la metà dell’imposta evasa. Inoltre, ha spiegato il viceministro Leo, la sanzione potrebbe essere ridotta al 5% mentre aggi e interessi sarebbero del tutto cancellati. Si sta comunque valutando se agevolare i contribuenti con redditi fino a 15mila euro facendo pagare solo il 20% dell’imposta per le cartelle fino a 2500 euro.

Cartelle superiori ai 3.000 euro

In questo caso l’idea è quella di far pagare ai contribuenti "morosi" l’intera imposta ma maggiorata solo del 5%. Verrebbero azzerati, in questo caso, le sanzioni e gli interessi. Inoltre la somma potrebbe essere rateizzata. "Prendiamo il 2022 - ha spiegato il viceministro in tv - dovevo fare i miei versamenti periodici e non l’ho fatto. Non ho potuto. Io ti dico: mi versi l’imposta, non ti metto le sanzioni, e me la dilazioni nel corso del tempo. Quello che purtroppo non ha potuto pagare, lo mettiamo in condizione di poter pagare in un certo lasso temporale", ha insistito Leo sottolineando che un meccanismo simile varrà anche per 2019 e 2020, ma in questo caso con una piccola sanzione. Sui tempi della rateizzazione il governo sta ancora ragionando. Ma nelle ultime settimane si era parlato di una dilazione fino a 10 anni.

La flat tax ai dipendenti

Il governo sta studiando come estendere la cosiddetta "tassa piatta" anche ai dipendenti. Ma l’operazione presenterebbe non pochi problemi. Per questo si pensa di agire sui premi di produttività nel settore privato: "Possiamo pensare di lasciare fino a 3000 euro l’aliquota del 10% e arrivare al 15% per la parte che supera questa soglia", ha spiegato il viceministro Leo.

Maurizio Leo, 67 anni, romano, è viceministro dell’Economia e delle Finanze. Appartiene a
Maurizio Leo, 67 anni, romano, è viceministro dell’Economia e delle Finanze. Appartiene a
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