Lunedì 9 Settembre 2024
VITTORIO BELLAGAMBA
Economia

Caro istruzione, dall’asilo all’università: far studiare un figlio può costare fino a 500mila euro

L'investimento per la formazione dei figli può costare fino a 500mila euro, la piattaforma di consulenza finanziaria indipendente Plannix ha selezionato tre strumenti utili a pianificare ancor prima della nascita del proprio figlio il finanziamento della sua formazione

Investimenti per la formazione dei figli

Investimenti per la formazione dei figli

Milano, 6 Agosto 2024 – Gli aumenti dei costi di cancelleria, trasporti, libri di testo, donazioni volontarie agli istituti, dispositivi elettronici, viaggi d’istruzione e non solo, pesano sul bilancio delle famiglie italiane. Nel 2023, in un solo anno, il costo medio associato all’educazione dei figli, dal nido all’università, è passato da 130mila euro a 135mila, con un aumento del 3,7%: è questa la fotografia restituita dalle analisi condotte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

I risultati dell'Osservatorio

Dall’Osservatorio sui costi associati all’istruzione di Plannix, prima piattaforma di consulenza finanziaria indipendente iscritta all’albo OCF e Fintech Company nata nel 2022 a San Francisco da un’idea di Luca Lixi, consulente finanziario indipendente e fondatore dell’omonima community in Italia di finanza personale e investimenti, emerge che gli esborsi legati al finanziamento di un intero ciclo universitario possono sfiorare i 500mila euro nel caso delle più prestigiose università private del mondo come la London School of Economics o la Columbia University di New York. A fronte di spese in ulteriore aumento, si rende sempre più necessario pianificare, ancor prima della nascita dei propri figli, il finanziamento della loro educazione con la costruzione di un portafoglio di investimento ben diversificato e con una buona esposizione ai mercati azionari che sfrutti i benefici della capitalizzazione degli interessi finanziari.

Una soluzione: pianificazione

Plannix ha ideato una guida all’investimento nell’istruzione per le famiglie secondo cui, a monte, è sempre necessaria un’analisi dettagliata della propria situazione patrimoniale, che tenga conto di entrate, uscite, risparmi e investimenti per definire obiettivi e strumenti finanziari adatti al loro raggiungimento. Gli strumenti finanziari più utili e versatili per iniziare a investire nell’educazione dei propri figli possono essere: portafoglio di ETF diversificati: adatto a chi ha intenzione di effettuare un investimento a lungo termine e a chi vuole iniettare periodicamente capitale derivante da risparmi e regali, un portafoglio in ETF è un’ottima soluzione per i genitori che vogliono mantenere il controllo del denaro fino a data da destinarsi (anche oltre la maggiore età del figlio). La soluzione ideale per impostare un portafoglio di investimenti di questo tipo ed eventualmente attivare anche un PAC (Piano di accumulo capitale) è un deposito titoli in regime amministrato, che può essere anche cointestato tra i due genitori. Se l’orizzonte temporale è di lungo o lunghissimo termine, questa soluzione consente una buona esposizione ai mercati azionari, vero motore dei rendimenti di qualunque portafoglio di investimenti.

Buono postale dedicato ai minori: indicato per chiunque abbia a disposizione una somma di denaro da dedicare a un obiettivo di investimento a lunghissimo termine con la massima facilità di gestione, il buono postale è uno strumento finanziario in cui il capitale iniziale viene vincolato sino al raggiungimento del 18esimo anno di età del minore (anche se può essere riscattato anticipatamente rinunciando a gran parte del rendimento previa autorizzazione del giudice tutelare). Offre un rendimento annuale decrescente a seconda del periodo di detenzione: ad esempio, se sottoscritto entro il primo anno di età del minore e se detenuto fino alla maggiore età, offre un rendimento del 6% annuo. Pregi: rendimento interessante, facilità di gestione dello strumento, sottoscrivibile da chiunque (anche un parente o amico che voglia fare un regalo).

Fondo pensione aperto: pensato per chi desidera un'opzione di investimento non direttamente legata al finanziamento delle spese di istruzione, il fondo pensione aperto consente ai genitori di iscrivere i propri figli alla previdenza complementare e di versare contributi deducibili dal reddito anche per i minori a carico. Dal momento dell’iscrizione del minore, inizia a decorrere la sua anzianità contributiva, anche se non vengono effettuati ulteriori versamenti dopo il primo. Questo significa che, al raggiungimento dei 18 anni, un giovane potrebbe già avere 17/18 anni di anzianità contributiva, beneficiando di tutti i vantaggi fiscali correlati. “Il miglior momento per iniziare ad investire per il futuro dei propri figli – spiega Luca Lixi, Founder e CEO di Plannix – è ancora prima della loro nascita. Spesso tanti neo genitori investitori si dimenticano che per questo obiettivo hanno dalla loro parte un alleato inestimabile: il tempo. Una buona parte del denaro per la formazione dei propri figli sarà infatti utilizzata per la formazione superiore, ossia quando il figlio sarà già maggiorenne. Questo significa che ogni genitore ha almeno un orizzonte temporale di 18/20 anni a disposizione per finanziare con i propri capitali e con il risparmio periodico un portafoglio ben diversificato che può e deve avere una componente azionaria molto consistente”.