Giovedì 25 Aprile 2024

Protego, il portale intelligente made in Italy che difende dal Covid

Ideato dalla startup IPS4 durante il lockdown, farà il suo debutto tra meno di una settimana sulla funivia Skyway Monte Bianco

Il dispositivo anti coronavirus Protego

Il dispositivo anti coronavirus Protego

Roma, 8 giugno 2020 – Ripartire dopo l’emergenza Coronavirus, ma in piena sicurezza. E’ questo l’obiettivo di Protego, dispositivo con tecnologia tutta made in Italy ideato e brevettato dalla startup Integrated Protection Systems 4 srl (IPS4). “E’ un portale interattivo che si avvale di intelligenza artificiale - spiega la presidente Carmen Santagati -. Installato nei punti di accesso dei luoghi chiusi, filtra gli ingressi: prima rilevando la temperatura corporea con un termoscanner, poi sanificando e igienizzando tutti coloro che l’attraversano”. "Se abbinato a un corretto utilizzo dei dispositivi di protezione (mascherine e guanti) e al rispetto dei protocolli nazionali, la nostra cabina permette di eliminare e abbattere la veicolazione di virus da contatto". 

Quando è stato concepito Protego? “In pieno lockdown, pensando alla cosiddetta Fase 2 e a come riprendere in mano la nostra vita, senza aver paura degli altri”.

E com’è nata l’idea di questo speciale dispositivo? “La scintilla è scoccata grazie a mia figlia Amalia, di 8 anni. Aveva da poco visto un film di Harry Potter in cui veniva evocato l’incantesimo Protego, una sorta di scudo difensivo, e mi ha detto: ‘Mamma, ecco cosa servirebbe contro questo virus’. Da qui si è innescato tutto e sono nati il progetto e la startup”.

Una startup di recentissima costituzione… “Sì, la IPS4 ha visto la luce il 30 aprile scorso. Nessuno ci credeva, tranne noi. Tutti ci rimandavano a dopo la fine del lockdown. Io e i miei soci Salvatore Mancuso e Germana Gandoglia abbiamo preparato le pratiche in soli 9 giorni e tutto da remoto, anche grazie alla collaborazione della Camera di commercio di Bergamo dove abbiamo stabilito la sede legale e commerciale”.

Proprio Bergamo, una delle città più colpite dal Covid… “Quello che è successo lì è una tragedia nazionale. Io ci lavoro da anni, anche se sono calabrese…”

Insomma, avevate fretta di partire. E avete avuto ragione: il primo Protego sarà installato tra meno di una settimana… “Sì, il 13 giugno a Courmayeur all’ingresso dello Skyway Monte Bianco (la funivia che sale fino a 3.466 metri, ndr). Ma abbiamo già richieste da grandi gruppi industriali perché gli impieghi di Protego possono essere molteplici. Inoltre il portale può essere personalizzato sia esternamente, per adattarsi all’ambiente in cui viene installato, sia per quanto riguarda il prodotto igienizzante usato”.

Prego? “Per il processo di sanificazione e igienizzazione, che dura 10 secondi, viene utilizzato un prodotto formulato ad hoc per noi dall’Università della Calabria. Si tratta di un prodotto che rispetta il ph della pelle con diverse profumazioni: bergamotto e aloe, bergamotto e lavanda… Quella dello Skyway sarà alla stella alpina”.

Il vostro team si è avvalso di tante collaborazioni… “Per il design ci siamo rivolti all’architetto Fabio Rotella, un creativo di fama internazionale. Come dicevo prima, Protego è modulabile a seconda delle esigenze di chi lo vuole installare. Il software del portale poi può essere integrato con il sistema di rilevazione delle presenze in azienda, assolvendo ad esempio alla funzione del badge, o anche con il registro elettronico delle scuole. Inoltre la tecnologia è plug and play, quindi autoinstallante, e il dispositivo è anche in grado di fare autodiagnostica in caso di mal funzionamento”.

Sembra davvero incredibile che siate riusciti a mettere in piedi tutto questo in così poco tempo. “In effetti, se consideriamo anche che io e i miei soci ci siamo ‘incontrati’ – se così si può dire visto che eravamo tutti chiusi in casa – attraverso conoscenze comuni e che veniamo da contesti lavorativi differenti”.

Che obiettivi vi prefiggete? “Sviluppare ulteriormente le capacità d’impiego di Protego e ovviamente creare occupazione una volta che sarà partita la sua produzione. Certo finora abbiamo fatto tutto in autofinanziamento, non godiamo di aiuti o sostegni statali. Ecco perché stiamo pensando a una campagna di crowdfunding per poter crescere e sviluppare l’attività”.

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