Venerdì 26 Aprile 2024

Ginevra nuova era. Renault sfida l’onda cinese

di Giuseppe Tassi Ginevra apre domani (con l’anteprima stampa) il Salone della Speranza. Dopo quattro anni di stop, il calvario del...

Ginevra nuova era. Renault sfida l’onda cinese

Ginevra nuova era. Renault sfida l’onda cinese

di Giuseppe Tassi

Ginevra apre domani (con l’anteprima stampa) il Salone della Speranza. Dopo quattro anni di stop, il calvario del Covid e le tensioni internazionali per le guerre in atto, la rassegna svizzera prova a riguadagnare il ruolo di appuntamento centrale per l’auto europea. Gli organizzatori puntano a 200mila presenze ma non sarà facile, perché proprio nell’anno del centenario (divenne Salone internazionale nel 1924) Ginevra registra il forfait di grandi case automobilistiche europee e americane, con l’eccezione del Gruppo Renault.

Sotto le volte del Palexpo, i padiglioni utilizzati saranno soltanto due con 29 espositori, 15 anteprime mondiali ed europee. Massiccia invece la presenza di gruppi cinesi, a conferma che l’onda d’urto che viene dall’Oriente è sempre più minacciosa per i brand europei. Il colosso Byd, Lucid, MgMotor (di proprietà cinese) e Isuzu presenteranno novità importanti e rinnoveranno il loro attacco ai principali mercati del continente. Gli organizzatori puntano su una formula inedita, con quattro aree tematiche (Adrenaline Zone, Design District, Mobility Lab e Next World, dedicata alle nuove tecnologie) per avvicinare il pubblico giovane. E per gli eterni innamorati dell’auto c’è la Classics Gallery, dove sfileranno le vetture-icona comparse sul palcoscenico di Ginevra in cento anni di storia.

La voce della vecchia Europa la porta il Gruppo Renault, coraggiosa bandiera con salde radici nel passato e occhi puntati sul futuro. Espressione perfetta della ’Renaulution’, predicata dal ceo Luca De Meo, sarà il lancio in grande stile della Renault 5 E-Tech Electric. Un’icona che torna dal passato (la prima serie uscì nel 1972) e recupera gli stilemi di quell’auto e la sua vocazione irriverente. Il modello, che sarà svelato domani, ricalca da vicino il concept presentato nel 2021. Costruita su una nuova piattaforma creata per le elettriche di piccola taglia, Renault 5 offre spazio e comodità in soli 3,92 metri di lunghezza, monta una batteria da 52 kWh e promette 400 km di autonomia.

Ha un grande numero 5 disegnato sul cofano, dove viene evidenziato lo stato della ricarica, una serie di ausili elettronici, un nuovo cruscotto digitale e un avatar chiamato Reno, capace di dialogare con il guidatore attraverso il comando vocale e di aiutarlo in ogni tipo di necessità. Il punto di forza annunciato è il prezzo che dovrebbe stare sotto i 25 mila euro. Quello che serve a una city car elettrica decisa a conquistare giovani e famiglie.

Ma il Gruppo Renault non si ferma qui, perché il Palexpo terrà a battesimo anche la nuova Dacia Spring, la piccola elettrica del brand che completa una gamma fortunata (Sandero, Duster, Jogger) e in piena ascesa nelle preferenze dei consumatori per la buona qualità offerta a costi contenuti. Leggera (unica elettrica sotto 1 tonnellata di peso), compatta (3.70 metri) la nuova Spring ha davvero cambiato pelle, afdottando gli stilemi e il piglio robusto delle sorelle di gamma. Alle novità estetiche importanti si somma la razionalità degli interni, la nuova generazione di Adas che consentono frenata automatica, lettura dei segnali stradali e dei limiti di velocità e un motore elettrico più potente da 65 cv. Un passo deciso verso il futuro elettrico: sostenibile e a buon mercato.

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