Giovedì 25 Aprile 2024

Metalmeccanici in piazza: vogliamo il contratto

Sciopero di quattro ore e cortei. I vertici di Cgil, Cisl e Uil spingono per il rinnovo, Confindustria frena

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I metalmeccanici sono tornati ieri in piazza per lo sciopero di 4 ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto scaduto da oltre dieci mesi. La protesta, che si è svolta con 30 presidi in varie città nel pieno rispetto delle norme anti Covid e che ha raccolto, secondo i sindacati, un’alta adesione tra le tute blu, è stata decisa per indurre Federmeccanica e Assistal a trattare su tutti i temi della piattaforma unitaria presentata alle aziende esattamente un anno fa. I rappresentanti dei datori di lavoro sono indisponibili a negoziare soprattutto sul tema degli aumenti salariali, che, secondo la loro impostazione, non devono andare oltre l’inflazione (Ipca), come da regole contrattuali vigenti.

La manifestazione a carattere nazionale si è tenuta a Roma, in piazza dell’Esquilino, con la partecipazione e gli interventi conclusivi dei leader delle tre categorie (Roberto Benaglia, Fim-Cisl; Francesca Re David, Fiom-Cgil; Rocco Palombella, Uilm-Uil). Tra le rivendicazioni sindacali un contratto che metta al centro la salvaguardia dell`occupazione e l’aumento dei minimi salariali. Inoltre, la richiesta di rafforzare welfare sanitario e previdenziale, sicurezza, formazione ed estensione delle tutele a tutti i lavoratori.

Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha sottolineato che il rinnovo di un contratto "è un accordo tra le parti, ma capisco che questo momento è molto delicato e cercherò di agevolare in qualsiasi modo il dialogo".

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